martedì 2 settembre 2014

Albania, novecento dottori con la laurea presa in dieci giorni


Albania_Tirana_1998_3[1](liberoquotidiano.it) – La prestigiosa Kristal University è nata nel 2005 a Tirana. Tra i suoi servizi offre la possibilità di ottenere la laurea restando comodamente a casa, anche se la vostra casa è in Italia, anche se non siete mai andati in Albania. Almeno così ha fatto Renzo «il Trota» Bossi, che il 29 settembre 2010 si è laureato in Gestione Aziendale senza aver frequentato un solo corso. Secondo l’accusa dei magistrati della Procura di Milano avrebbe pagato 77mila euro per il prezioso, preziosissimo pezzo di carta.
Lo stesso avrebbe fatto un pescarese di 42 anni, V.N., che il 6 marzo 2012 si è presentato agli uffici diplomatici italiani in Albania con la sua laurea in Stomatologia conseguita il 20 luglio 2011 alla Kristal. L’uomo, che risulta impiegato nel campo odontoiatrico in Abruzzo, chiedeva di farsi rilasciare una dichiarazione di valore che gli avrebbe consentito di rendere valido il titolo di studio anche in Italia. Una formalità, ha pensato. E invece il dipendente dell’ambasciata gli ha chiesto un semplice foglio firmato dall’ateneo con le date degli esami. Dramma. Il pescarese non è riuscito a procurarselo e ha comunicato la difficoltà attraverso il suo avvocato.
DIPLOMI MIRACOLOSI
Intanto l’ufficio italiano in Albania ha avvertito la polizia e ha scoperto che l’uomo non era neppure iscritto all’Anagrafe italiani residenti all’estero (Aire), un passaggio obbligato per chi soggiorna per più di dodici mesi. Non solo, attraverso il sistema informatico che registra gli ingressi nel Paese (il Tims) è emerso che in effetti il 42enne era stato in Albania ma solo per dieci giorni tra il 2006 (anno di immatricolazione all’università) e il 2012 (poco dopo la laurea). La domanda successiva è stata: come ha potuto diventare dottore in Stomatologia se il corso dura cinque anni e prevede la frequenza obbligatoria per almeno tre giorni a settimana? Un piccolo miracolo o una grande truffa. Lo dovrà spiegare ai magistrati albanesi, arbitri tra due controparti italiane all’estero.
Il pescarese non è l’unico furbo. Si calcola che negli ultimi anni almeno 900 studenti italiani abbiano conseguito la laurea dall’altra parte dell’Adriatico frequentando corsi di lingua albanese fittizi. Titoli di studi che poi sono stati convalidati non si sa bene come dalla rappresentanza consolare. Per Edi Rama, il geniale primo ministro che da sindaco di Tirana è riuscito a trasformare la città in un museo di arte contemporanea a cielo aperto, è tempo di chiudere i «diplomifici». E lo ha fatto davvero. A tredici atenei privati ha chiesto di migliorare i criteri accademici, ad altrettanti ha imposto la sospensione dell’attività, ad altri diciotto il ministero dell’Istruzione ha revocato l’autorizzazione. Non va meglio alle università pubbliche, sette delle quali hanno dovuto chiudere le aule. «Chi è già iscritto – ha spiegato il governo – sarà trasferito senza nessun problema nei corsi che hanno passato l’esame di idoneità».
VANTAGGI IMPORTANTI
Addio Albania, bisognerà trovare un altro paradiso studentesco. In passato – ma anche ora il flusso continua a buon ritmo – il porto franco era la Romania. Centinaia di ragazzi italiani che non sono riusciti a superare il test di ammissione alle facoltà mediche hanno fatto i bagagli e sono partiti per l’università di Timisoara (statale) e di Arad (privata). La differenza con quelle disoneste in Albania è che qui si studia per davvero, anche se a detta dei loro colleghi in Italia il livello di difficoltà è minore e ciò darebbe un vantaggio non trascurabile.
di Salvatore Garzillo

http://infosannio.wordpress.com/2014/08/31/albania-novecento-dottori-con-la-laurea-presa-in-dieci-giorni/

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