domenica 1 giugno 2014

Hiv e Aids, adolescenti poco informati. Molti credono che si contragga dalle zanzare

Hiv, adolescenti disinformati: per uno su 3 lo trasmettono le zanzare Lo studio "Cosa ne sai?" evidenzia profonde lacune. 
Hiv e Aids, adolescenti poco informati. Molti credono che si contragga dalle zanzare-Redazione- Secondo i dati ministeriali, le nuove diagnosi diinfezione da Hiv sono circa 4 mila l'anno; diminuisce la proporzione di tossicodipendenti, ma aumentano i casi attribuibili a trasmissione sessuale. L'informazione e la consapevolezza degli adolescentiè dunque cruciale per tendere all'obiettivo di ridurre drasticamente i nuovi casi.
Ma secondo uno studio voluto e finanziato dal ministero della Salute, realizzato dall'università Ca' Foscari Venezia, gli adolescenti hanno poche e confuse conoscenze per quel che riguarda Hiv e Aids.
Il 37,5% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni intervistati crede che le zanzare possano trasmettere l'Hiv, tuttavia, rispondono, "è raro succeda".
Per quanto riguarda i metodi alternativi al profilattico per prevenire il contagio il 38,9% ha risposto "non so", mentre il 36,5%, tra cui soprattutto ragazze, ritiene che la pillola e la spirale siano metodi efficaci per scongiurare il pericolo. 
Su concetti chiave come "periodo finestra", che intercorre tra il contagio e il momento in cui è possibile diagnosticarlo attraverso il test, e "periodo di incubazione" gli adolescenti mostrano le incertezze più gravi: i "non so" sono una larga maggioranza. Il 20% dei ragazzi crede che il test dell'HIV serva a sapere quando si è geneticamente predisposti all'Aids, mentre il 16,8% ritiene che una persona sieropositiva non corra il rischio di infettare amici o conoscenti "se è attenta a evitare baci o contatti troppo stretti" e questo, sottolinea l'associazione dei pazienti Nps, indica che esistono ancora pregiudizi rispetto alle persone sieropositive. 
Il questionario ha coinvolto oltre 6mila studenti delle scuole superiori in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania e Sicilia. Si è trattato di una ricerca-azione, poiché, dopo l'indagine, gli studenti hanno potuto scoprire e discutere tutti gli aspetti legati a Hiv e Aids in una apposita lezione. 
I ricercatori hanno scelto le sei regioni in cui somministrare i questionariseguendo tre criteri: la rilevanza epidemiologica della malattia, le differenze nell'organizzazione sociosanitaria e la rappresentatività del territorio nazionale. Guardando ai risultati, si notano differenze tra regione e regione ad esempio nelle fonti di informazione: in Veneto e Toscana dopo la scuola (27-28%) è il medico di famiglia a informare di più, mentre il Sicilia e Campania alla scuola (37-35%) segue la televisione (20-19%). Il Veneto (17%) presenta valori due volte e mezza superiori alla Sicilia (7%) nella propensione all'astinenza sessuale come metodo di prevenzione alternativo al profilattico. 

http://www.articolotre.com/2014/06/hiv-e-aids-adolescenti-poco-informati-molti-credono-che-si-contragga-dalle-zanzare/

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