giovedì 28 marzo 2013

Esperti Onu al lavoro su sicurezza idrica



Da inserire in agenda confronto Assemblea Nazioni unite


Esperti coordinati dall'Onu al lavoro su sicurezza idrica

ROMA - ''La capacita' di una popolazione di salvaguardare l'accesso sostenibile all'acqua in quantita' adeguate e di qualita' accettabile per consentire il sostentamento, il benessere umano e lo sviluppo socio-economico, per assicurare protezione contro l'inquinamento, per preservare gli ecosistemi in un clima di pace e di stabilita' politica''. In questo modo un gruppo di esperti, coordinato dalle Nazioni Unite, definisce la sicurezza idrica, in una nuova analisi intitolata 'Water security and the global water agenda'.

Obiettivo e' fornire una definizione universale della questione che offra una concreta base di lavoro nei consessi internazionali, in seguito ai crescenti appelli affinche' il Consiglio di sicurezza dell'Onu includa la questione idrica nella propria agenda e la sicurezza idrica diventi uno dei target di sviluppo sostenibile post-2015.

Sulla base dello studio, il gruppo di 30 Stati membri dell'Onu, guidati da Ungheria e Kenya - che hanno il compito di dare una prima stesura degli Obiettivi di sviluppo sostenibile post-2015 - dovranno confrontarsi, per passare il testimone all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre.

''Nel corso delle decadi passate - spiega il presidente di UN-Water e segretario generale dell'Organizzazione meteorologica mondiale, Michel Jarraud - le definizioni della sicurezza si sono mosse al di la' dell'ottica limitata sui rischi militari e sui conflitti. Sicurezza ora significa sicurezza umana e il suo perseguimento mediante lo sviluppo. L'acqua rientra in questa piu' ampia definizione della sicurezza in cui sono comprese questioni politiche, sanitarie, economiche, personali, alimentari, energetiche, ambientali''. ''Un'intesa comune ha importanza centrale nelle discussioni internazionali - ha detto Zafar Adeel, co-presidente della task force di UN-Water sulla sicurezza idrica - La sicurezza idrica non puo' continuare ad avere una varieta' di significati. L'accesso a servizi idrici e igienico-sanitari sicuri e' ora un diritto umano fondamentale''.

(ANSA)

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