(Foto: Reuters / )
Una busta di Marjuana
Di Stefano Consiglio
Una Legge, fortemente voluta dal governo conservatore del premier Rutte, ha vietato la vendita della Cannabis ai turisti. Il provvedimento, diventato da ieri esecutivo nelle province meridionali, sarà applicato a tutta l’Olanda, Amsterdam compresa, a partire dal 2013.
La Norma è stata immediatamente criticata dai proprietari di Coffee
Shop, che hanno proposto ricorso al tribunale dell’Aja sottolineando il
suo carattere discriminatorio, dovuto al differente trattamento
riservato ai residenti e agli stranieri. Nonostante queste censure, la
norma è stata confermata dal tribunale internazionale, che ha precisato:
“Il giudice respinge la richiesta. La norma non viola i principi fondamentali della legge contro la discriminazione”.
La contestata legge introduce la regola per cui la cannabis non potrà
più essere venduta ai turisti, ma solamente ai residenti che dovranno
inoltre possedere una speciale tessera, il WeedPass, e essere registrati
presso un coffee shop il quale, a sua volta, non potrà emettere più di
2000 tessere. Anche la “carta cannabis” è stata citata
nel ricorso proposto all’Aja dai proprietari dei Coffee Shop, i quali
hanno sottolineato la sua contrarietà alle norme sulla privacy, dal
momento che per ottenere la tessera è necessario fornire i propri dati
personali. il Tribunale dell’Aja ha, tuttavia, sostenuto l’infondatezza
della censura, confermando la validità della legge.
Immediate le proteste degli stranieri, che oggi hanno organizzato
manifestazioni in diverse città dell’Olanda meridionale. Al coro dei
giovani, che a gran voce hanno chiesto l’abolizione della Weed Pass, si
sono unite le proteste dei proprietari dei Coffee Shop. Uno di essi è
stato multato dalla polizia, per aver invitato gli stranieri ad
entrarvi, accogliendoli con queste parole:
“Venite, potete entrare senza carta cannabis, noi siamo aperti a tutto il mondo”.
Anche
una parte del mondo politico si è schierato contro il divieto di
vendere cannabis agli stranieri. Secondo Eberhard van der Laan, Sindaco
di Amnsterdam, il divieto non solo produrrà una pesantissima ricaduta
sul turismo, ma andrà anche ad incentivare l’attività degli spacciatori,
che acquisteranno legalmente la Cannabis dai Coffee Shop, per poi
rivenderla ai turisti a prezzi maggiorati.
L’iniziativa del Governo, che vuole utilizzare la legge per arginare
il caos creato dalle migliaia di turisti che vedono l’Olanda come un
“Paese dei balocchi”, non sembra tener conto delle
perdite economiche che saranno causate da questo provvedimento.
Secondo le stime, effettuate da alcune agenzie, ogni anno circa 4
milioni di turisti si recano in Olanda. Di questi, una percentuale pari
al 10%, dichiara di essere venuta in Olanda solamente per usufruire dei
servizi resi dai Coffee Shop. Un altro 20% dei turisti, precisa che la
possibilità di comprare cannabis liberamente, è stata una delle
motivazioni principali che li ha indotti a scegliere quella meta. Questo
significa che la nuova legge, spingerà circa 1 milione e 400 mila
persone a rivalutare la scelta di recarsi in Olanda per le proprie
vacanze. Traducendo questi valori in termini monetari: il divieto
comporterà per l’Olanda una perdita diretta pari a
400 milioni di euro,
causata dalla diminuzione delle tasse pagate dai Coffee shop, la cui
fatturazione è destinata a subire un drastico crollo. A questa cifra,
già di per se elevata,
si aggiunge una perdita indiretta, compresa
fra 300 e 500 milioni di euro, da attribuirsi alla diminuzione di entrate di alberghi, ostelli, ristoranti ecc.
Questi dati sono utili per capire l’antieconomicità di questa legge
che, oltre a danneggiare lo spirito libero che ha sempre caratterizzato
la Nazione, potrebbe costringere il governo ad aumentare le imposte
dirette per compensare le perdite economiche legate all’introduzione
della Weed Pass.
http://it.ibtimes.com/articles/29176/20120502/olanda-coffee-shop.htm
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