martedì 4 giugno 2024

Shizuo Kakutani

 


Un giorno il matematico Shizuo Kakutani, conosciuto per aver formulato il teorema del punto fisso che fu usato anche da John Nash per la sua descrizione degli equilibri di Nash, stava tenendo una lezione a Yale. A un certo punto, scrisse un lemma alla lavagna e disse che la dimostrazione era banale. Uno studente alzò timidamente la mano rispondendo che per lui non era affatto ovvia e chiese se potesse dimostrare il lemma. Dopo qualche momento di silenzio, Kakutani si rese conto di non essere in grado di fornire una dimostrazione, si scusò e disse che avrebbe trattato l’argomento nella lezione successiva. Terminata l’ora, uscì e andò direttamente in ufficio, cercando di affrontare quel fastidiosissimo lemma. Dopo aver saltato il pranzo ed essersi reso conto di non sapere dove sbattere la testa, decise di recarsi in biblioteca per rintracciare l’articolo originale. Lo trovò: l’enunciato era espresso in modo chiaro e conciso. Al di sotto una frase altrettanto concisa: “La dimostrazione è lasciata al lettore”. L’autore di quell’articolo era lo stesso Kakutani.


Tratto da Mathematical Apocrypha: Stories and Anecdotes of Mathematicians and the Mathematical, di Steven G. Krantz.

Credits photo: The Royal Society.

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