Esiste una via di mezzo, si chiama “critica”, si chiamano “gusti personali”, si dice “non mi fa impazzire”.
Mi state facendo diventare Geolier una specie di vincitore-martire-morale per contrappasso. Non è che bisogna sempre infamare/insultare per forza qualcuno.
Anzi, visto che mi chiedevate cosa ne pensassi di questo ragazzo, dico, non il mio preferito, ma per questione di gusti personali, lui il suo secondo me lo fa benissimo. È molto musicale.
Poi, fosse stato per me, quest’anno la vittoria l’avrei data alla Berté vel Angelina. Ma non capita quasi mai che “vinca” chi preferisco. La vittoria ha logiche particolari in questo festival, e in generale in ogni contesto competitivo che non siano i 100 metri alle Olimpiadi.
Ma lasciamo pure in pace questo povero ragazzo. Non è “colpa sua” se la sua città lo ha votato ai massimi storici. Niente, c’è sempre bisogno di un capro espiatorio per sentirsi migliori.
E aggiungo, c’è chi ha più potere col televoto, c’è chi lo ha più con le radio, c’è chi lo ha più con la sala stampa… infatti alla fine non ha vinto.
Ognuno gioca le sue carte.
E questo è davvero l’ultimo mio post su #Sanremo2024 -
FINE
Nessun commento:
Posta un commento