“Ci sono tre modi per apprendere i concetti: il cuore, la testa e le dita. Tra questi, le dita sono l’ideale per gli esami, ma richiedono di pensare costantemente. Tuttavia, le dita hanno una capacità di memorizzare migliore di quella del cuore. Il metodo della testa invece richiede un seme di senape di pensiero, e risulta ovviamente è costoso, ma elimina ogni ansia. Il metodo del cuore è pieno di ansia, ma fa a meno di ogni pensiero, e il metodo delle dita richiede grande sforzo e pratica costante, ma elimina pensiero e ansia insieme.”
James Clerk Maxwell che offre consigli, in modo conciso, criptico e profondo al giovane cugino Charles Cay. Possiamo identificare le dita con la memoria e la tecnica, la testa con la ragione e il cuore con l’intuizione.
Maxwell stesso era abile in tutti e tre i metodi: dimostrò una grande competenza tecnica come studente all’Università di Cambridge, costruì le sue teorie attraverso un complesso ragionamento basato su modelli fisici e matematici, ma la fonte principale del suo genio fu la sua grandissima intuizione. Nella costruzione della sua teoria dell’elettromagnetismo lo strumento intellettuale usato da Maxwell fu l’analogia. Nell’introduzione al suo primo articolo sull’elettromagnetismo scrisse:
“Per ottenere le idee fisiche senza adottare una teoria, dobbiamo familiarizzare con l’esistenza di analogie fisiche. Per analogia fisica intendo quella parziale somiglianza tra le leggi di una scienza e quella di un’altra che fa sì che ciascuna di esse spieghi l’altra.”
Maxwell inventò due analogie con la meccanica. A proposito della prima scrisse: “Non credo che contenga nemmeno l’ombra di una vera teoria.”
Alla fine eliminò le due analogie, nonostante in entrambe riconobbe intuitivamente elementi di verità, e ciò che rimase furono le ormai celebri equazioni che portano il suon nome.
Storie Scientifiche
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