Nel Parco d’Abruzzo sono
nati i nuovi lupacchiotti
AD OGGI, ERANO OTTO GLI ESEMPLARI, IN CONDIZIONE DI SEMILIBERTÀ
Nell’area faunistica di Civitella Alfedena. Le autorità del Parco: «nei prossimi mesi identificati, controllati e potranno essere trasferiti in strutture protette»
di Nicola Catenaro
Quattro splendidi lupacchiotti arricchiscono da alcuni giorni l’area faunistica di Civitella Alfedena (L’Aquila), uno dei borghi più affascinanti del Parco nazionale d’Abruzzo. Non è facile scorgerli, tanto che il numero dei piccoli esemplari di lupo appenninico venuti alla luce potrebbe essere sottostimato, ma è certo che il lieto evento, atteso nei giorni scorsi, si è verificato senza problemi. Così, cercando di non recare disturbo alla quiete e all’armonia che regnava intorno, alcuni addetti dell’area protetta si sono avvicinati e li hanno fotografati nelle pose più tenere e «familiari». I cuccioli e la mamma Dacia (un omaggio alla scrittrice Dacia Maraini che raccolse la lupa in difficoltà, all’incirca quattro anni fa, all’interno del Parco) godono di ottima salute, dicono gli operatori, e gli altri componenti del branco (il padre e due fratelli nati l’anno scorso) prestano le proprie amorevoli cure alla nuova cucciolata, tipico del comportamento gregario di questa specie abituata a vivere in gruppo secondo regole gerarchiche ben definite.
«Vigilare»
Attualmente nell’area faunistica sono dunque otto gli esemplari di lupo. Vivono in condizioni di semilibertà, non essendo possibile una loro reintroduzione in natura. «Una bellissima sorpresa per l’area faunistica di Civitella Alfadena – afferma il presidente del Parco, Antonio Carrara –, la prima in Italia dedicata al lupo e in procinto di festeggiare l’anno prossimo i quarant’anni. Un luogo simbolico per la protezione di questo animale, che ha contribuito insieme al museo del lupo (che sorge a fianco, ndr) ad un reale cambiamento di prospettiva nei confronti di questo animale. Se è vero che il lupo non è più a rischio estinzione, è altrettanto vero che la vigilanza deve restare elevata per scongiurare il rischio di un accentuarsi della conflittualità con l’uomo».
Il rischio uomo
Nei prossimi mesi i nuovi lupacchiotti saranno identificati, controllati dal punto di vista sanitario e, nel caso in cui arrivassero richieste da strutture autorizzate, spiega il presidente Carrara, potranno essere anche trasferiti in altri ambienti protetti. Un’operazione che avverrà comunque nel rispetto della normativa di protezione di questo animale, fino agli anni Settanta tra i più perseguitati e minacciati dall’estinzione. Ma le minacce sussistono ancora oggi. Secondo i dati diffusi da Legambiente, negli ultimi tre anni hanno perso la vita in Abruzzo quattordici esemplari di lupo appenninico. Alcuni avvelenati, altri uccisi a fucilate, altri ancora strangolati nelle trappole o investiti da automobili. Tutte cause riconducibili all’uomo.
http://www.corriere.it/animali/14_luglio_18/nel-parco-d-abruzzo-sono-nati-nuovi-lupacchiotti-71a58920-0e50-11e4-8e00-77601a7cdd75.shtml
Nessun commento:
Posta un commento