L’idea di un campeggio studentesco No Tav nasce dalla
volontà di riunire gli studenti e le studentesse che hanno partecipato
alle lotte del movimento No Tav o che, semplicemente, ne vogliono
comprendere le posizioni. Inoltre nasce per dare la possibilità di
toccare con mano e di vedere con i propri occhi cosa significa la
presenza militare del cantiere di Chiomonte, e quali sono le riflessioni
e gli strumenti che il movimento No Tav ha assunto nell’ultimo intenso
anno di lotta per opporsi a questa grande opera inutile.
La contrarietà a quest’opera tra noi studenti è
diventata ancora più radicale considerando lo stato dei nostri istituti,
della didattica e della qualità del tipo di istruzione che ci viene
fornita: mentre si investe in opere faraoniche, le nostre scuole versano
in condizioni sempre più allarmanti. Facendo pochi calcoli, è evidente
che basterebbe qualche metro di alta velocità per mettere in sicurezza
gli istituti presenti sul territorio, di cui circa un terzo non rispetta
le norme di sicurezza. Di anno in anno i fondi stanziati per
l’istruzione pubblica diminuiscono, i materiali necessari per l’attività
didattica scarseggiano, le aule scolastiche sono sovraffollate e i
laboratori non sono attrezzati in modo adeguato: il mondo della
formazione è abbandonato a se stesso. Infatti, la risposta della classe
governante è più che mai incoerente: se da una parte con la riforma
Gelmini (e gli altri ministri, Profumo in testa, che seguono fedelmente
questa linea) si è applicato un taglio di 7,8 miliardi al settore della
spesa pubblica scolastica, dall’altra si discute di uno stanziamento di
diverse decine di miliardi di euro per la realizzazione del TAV. Le
infrastrutture che vogliamo sono quelle utili a formarci come cittadini
critici, a migliorare la qualità della vita, e non quelle che fanno
comodo unicamente a speculatori e impresari. Se la nostra opposizione al
Tav era già ferma è inflessibile prima di questa crisi, non possiamo
che riconfermarla e rilanciarla oggi che le politiche di austerity si
riversano in buona parte sul mondo dei giovani!
Molti sono stati gli studenti e le studentesse che in
questi mesi si sono avvicinati al movimento, sempre più esempio di una
lotta popolare che da anni, senza mai tirare il fiato, guadagna forza e
capacità di imporsi e contrastare non solo la realizzazione di un
progetto, ma anche la riproduzione di un modello sociale ed economico
che affonda le sue radici nello sfruttamento dei territori e delle
popolazioni.
Quello che ha spinto gli studenti a partecipare alla
lotta No Tav è stata tra gli altri fattori, anche la volontà di vivere
un movimento ampio e partecipato, che, seppur in un contesto e con delle
rivendicazioni particolari, ricorda quello che gli studenti hanno
potuto vedere e costruire con il movimento dell’Onda.
Quest’anno scolastico è stato, per diversi fattori
tra cui in primis l’avvento del governo tecnico, meno “caldo” dei
precedenti, ha visto tendenzialmente, salvo alcuni casi, gli studenti e
le studentesse italiani scendere in piazza meno frequentemente, con
minor determinazione, con una certa difficoltà nell’individuare
obiettivi e controparti comuni.
In questo scenario il movimento No Tav è stata
indicazione ed ha fornito preziosi spazi politici, ponendo obiettivi
chiari e condivisi: difendere la Maddalena, rispondere allo sgombero,
disturbare e mettere in difficoltà il sistema di occupazione militare,
diffondere la lotta nel resto d’Italia, boicottare le aziende che
guadagnano sul Tav…
Il campeggio studentesco No Tav vuole quindi essere
momento di dibattito su questi temi: da un lato riflettere su quello che
è stato l’ultimo anno scolastico per le varie realtà studentesche, sul
rapporto che queste hanno avuto con il movimento No Tav, dall’altro
interrogarsi sulle prospettive che si aprono con il prossimo autunno, in
un paese e in una scuola in cui si fanno sempre più presenti i
devastanti effetti della crisi e delle politiche di austerity del
governo Monti.
Ma il campeggio vuole anche essere una ulteriore
occasione per portare un contributo diretto al movimento No Tav, per
vivere quel clima di solidarietà e di socialità vera che
contraddistingue la lotta del popolo valsusino.
Il campeggio si svolgerà tra il 15 e il 20 di
giugno a Chiomonte (raggiungibile in treno). Il campeggio è
assolutamente libero e gratuito, sarà allestita una cucina per fornire
pranzo e cena. I principali momenti assembleari saranno sabato 16 e
domenica 17. Negli altri giorni sono previste iniziative di vario
genere: incontri con tecnici ed esponenti del movimento no tav, visite
al cantiere…
Chiaramente non mancheranno concerti e serate per festeggiare la fine della scuola!
Per qualsiasi informazione:
3461771133 (Andrea)
3315985618 (Giovanni)
Komitato Giovani Notav – Kollettivo Studenti Autorganizzati (Torino)
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