La Francia si divide: infatti nel prossimo mese di maggio sarà inaugurata in una delle piazze principali della cittadina dell'Île-de-France una statua di bronzo, alta circa due metri, in onore di Carla Bruni. Costo del monumento: 80.000 euro, metà dei quali sborsati dai contribuenti francesi. L'iniziativa promossa da Jacques J.P. Martin, sindaco della comunità di 30.000 abitanti e membro dell'UMP, il partito di Sarkozy, ha fatto storcere il naso non solo a buona parte dei residenti del comune attraversato dalla Marna, ma anche agli avversari politici dell'inquilino dell'Eliseo.
La statua sarà opera della scultrice Elisabeth Cibot e dovrebbe immortalare l'immagine della première dame in tenuta da operaia, in omaggio alle dipendenti di un'antica "plumasserie" (fabbrica in cui si lavoravano le piume) che un tempo sorgeva a Nogent-Sur-Marne e nella quale lavoravano tante operaie del Belpaese: «Sarà un piccolo omaggio all'Italia», ha commentato entusiasticamente il sindaco Martin che ha rilevato come il monumento vorrà ricordare il contributo delle donne della penisola allo sviluppo della sua città. Ma l'opposizione comunale è insorta: «Ricordare le donne di Nogent con l'immagine di una persona che non ha alcun rapporto con la città è davvero di dubbio gusto - dichiara al quotidiano Le Parisien il socialista William Geib - È triste per le donne che fanno questo mestiere. Carla Bruni ha visto più piume di struzzo alle sfilate di moda che nelle fabbriche».
C’è chi invece accusa il sindaco di aver nascosto, al momento dell'approvazione dell'opera, che il monumento sarebbe stato dedicato alla Bruni: «Questo piccolo dettaglio non è stato specificato durante il voto», ha commentato adirato Marc Arias, consigliere comunale indipendente. Mugugni anche tra i consiglieri di destra che contestano la spesa eccessiva dell'opera pubblica. La Cogedim, società immobiliare che cofinanzierà la statua, fa sapere: «Si tratta di un'idea del sindaco. L'entourage del primo cittadino ha contattato Carla Bruni che ha accettato di posare per la scultrice in modo che la statua sia il più possibile simile a lei». La portavoce di Carlà ha confermato che la Bruni ha incontrato l'artista e l'ha autorizzata a usare il suo volto come modello per il monumento. Tuttavia ha definito "spazzatura" le accuse di "culto della personalità" rivolte all'ex modella: «Carla non è né Giovanna D'Arco né Charles De Gaulle - ha tagliato corto la portavoce - È solo un ex top model che ancora riceve numerose proposte artistiche». Per gli italiani invece non può che essere una statua ben accetta: simpatica o antipatica che risulti non capita tutti i giorni per un'italiana ricevere un tale "omaggio" in Francia.
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