sabato 2 giugno 2012

Donna uccisa dal marito e gettata nel Po, per il politico della Lega ha inquinato il fiume

 

Nell’Italia ferita capita che Luca Dordolo, consigliere comunale della lega Nord, affermi che "la donna indiana uccisa dal marito, da cui aspettava anche un figlio e poi gettata nel Po abbia inquinato il fiume sacro della Lega".


Donna uccisa dal marito e gettata nel Po, per il politico della Lega ha inquinato il fiume.
La storia è raccapricciante. A Piacenza un uomo indiano ammazza la moglie incinta perché veste all’occidentale e successivamente si libera del cadavere gettandolo nel Po, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti il movente è legato all’impossibilità dell’uomo di avviare un divorzio previo il consenso delle rispettive famiglie che in precedenza avevano combinato l’unione.
Il fatto è di una violenza inaudita, aggravato ancora di più dalle dichiarazioni pubblicate dal consigliere comunale della Lega nord di Udine, il quale, sulla propria pagina di Facebook ha scritto: “Maledetto inquinare così il nostro sacro fiume…Vorrei vedere io se andassimo a defecare o sgozzare mucche e maiali sul Gange, cosa direbbero…Ah già, già lo fanno. Ah beh, allora…:o)”.
Sono seguiti subito centinaia di insulti che tuttavia non sono bastati a far desistere, quindi cancellare, il post incriminato dalla bacheca del possessore.

Le considerazioni sono sempre le stesse e più volte sintetizzate nei mie articoli: sviluppare l’integrazione tra culture diverse, impegnarsi per rimuovere tutte le barriere culturali tra uomini e donne, responsabilizzarsi ad un uso consapevole di internet che aiuti la società a crescere nella cultura e nella coesione.
Poi ti arrivano queste vicende e ti sembra di vivere nel medio evo che hai studiato a scuola, ti sembra che la società italiana stia involvendo, vorresti scrivere con rabbia ma alla fine cerchi solo la condivisione amica di chi prova i tuoi stessi sentimenti.
Buon internet a tutti, quello dell’integrazione.

p.s.
l'immagine è tratta dalla Bacheca aperta del profilo su Facebook diLuca Dordolo

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