sabato 14 dicembre 2024

**SICILIA: POLIFEMO VIVEVA AD ACITREZZA**

 


### Il mito e la storia da Omero ai nostri giorni

**Il mito**

In una terra vergine e selvaggia, abitata da Ciclopi e Lestrigoni, Omero ci porta nella magica Sicilia attraverso le pagine dell'Odissea. È qui che il leggendario ciclope Polifemo, un gigante con un occhio solo sulla fronte, cattura Ulisse e i suoi compagni. Ma grazie alla sua leggendaria astuzia, Ulisse riesce ad accecare Polifemo e a fuggire, dichiarandosi "Nessuno" per sfuggire agli altri ciclopi. Polifemo, accecato e furioso, lancia enormi massi di lava nel mare, nel disperato tentativo di colpire l'eroe greco.

La leggenda racconta che i massi lanciati da Polifemo sono diventati l'isola Lachea e i Faraglioni. Questo evento ha reso Acitrezza, secondo le antiche carte geografiche, il Porto di Ulisse. Ma non finisce qui: il mito ci porta anche al fiume Aci, che ha dato il nome a diverse cittadine. Aci, un pastorello innamorato della dolce ninfa Galatea, viene ucciso da Polifemo, pazzo di gelosia. Gli dei, commossi, trasformano Aci in un fiume che scorre eterno, trovando pace tra le braccia di Galatea nel mare azzurro dello Ionio.

Questo affascinante intreccio di miti ha spiegato eventi naturali con una dolce poeticità. Polifemo rappresenta l'Etna, Galatea la spuma del mare e Aci il fiume che sfociava vicino a Capo Mulini. Un'epigrafe settecentesca sulla chiesa di San Mauro celebra il fiume Acensium come genitrice feconda degli acesi.

Il mito di Aci ha ispirato poeti e artisti di ogni epoca, come il "Trionfo di Galatea" di Raffaello conservato a Roma, e le opere di Annibale Carracci e Botticelli.

Mitologia greca 

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