22 Maggio 1937
Comincia la costruzione a Roma dell'Eur 42, per celebrare nel 1942 il ventennale della Marcia su Roma.
In occasione dell’Esposizione Universale del 1942, il governatore di Roma, Giuseppe Bottai, propone a Mussolini nel 1935 di candidare la capitale per celebrare i vent'anni della marcia su Roma ed esporre il successo del fascismo di fronte ad una platea internazionale. Il Governo sostenne l'iniziativa con la creazione di un apposito ente autonomo, l'Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma, guidato dal senatore Vittorio Cini. L’area interessata per l'intervento urbanistico che venne deciso fu la zona delle Tre Fontane, preferita per collegare idealmente la Roma imperiale, rappresentata dalle Terme di Caracalla, con il mar Tirreno lungo la Via Imperiale (l’attuale via Cristoforo Colombo): il nuovo quartiere fu progettato per essere il terzo polo di espansione a sud-ovest della città. Questa area meridionale di Roma era estranea al Piano Regolatore del 1931, che richiese di adottare alcune norme per consentire la realizzazione del progetto: un'apposita commissione approvò le norme attraverso alcuni minuziosi piani esecutivi. Il senatore Cini suggerì la collaborazione di numerosi architetti italiani, sotto il coordinamento tecnico di Marcello Piacentini, già apprezzato dal regime fascista per il suo classicismo essenzializzato. Il governatorato ebbe ingenti risorse finanziarie per gli espropri dei circa 400 ettari di estensione del progetto e la costruzione degli edifici e i lavori ebbero inizio il 26 aprile 1937, quando Mussolini piantò un pino romano sul luogo dove sarebbe nato il nuovo quartiere. Il progetto principale fu completato solo nel 1938 e fu ispirato, secondo l'ideologia del fascismo, all'urbanistica classica romana, apportandovi gli elementi del razionalismo italiano: edifici architettonici maestosi e imponenti, massicci e squadrati, per lo più costruiti con marmo bianco e travertino a ricordare i templi e gli edifici della Roma imperiale. L'elemento simbolo di questo modello architettonico è il Palazzo della Civiltà Italiana, soprannominato "Colosseo Quadrato".
Tuttavia l'esposizione universale non ebbe mai luogo a causa del ritardo dei lavori di costruzione, dell'improvvisa morte del governatore Piero Colonna e dei preparativi per la partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale: il progetto originario non fu mai portato a termine e i lavori vennero interrotti nel 1942. La maggior parte delle opere furono destinate a rimanere incompiute; altre, come per esempio il teatro sulla Piazza Imperiale, non furono mai iniziate. Nonostante ciò, l'Esposizione favorì l'esecuzione di un complesso di opere e servizi che successivamente avrebbe favorito la formazione di un nuovo quartiere. Il progetto fu ridefinito e completato nei decenni successivi con edifici moderni, palazzi congressuali e architetture sportive. Nel 1944 il territorio dell'Eur fu occupato dalle forze armate tedesche che dal mare procedevano verso Roma e fu usato come luogo di accantonamento delle truppe; il Palazzo della Civiltà Italiana fu trasformato in officina di riparazione, mentre il villaggio operaio fu trasformato in caserma. I tedeschi avevano completamente svuotato gli edifici, in particolare avevano portato via tutta l'attrezzatura del ristorante per fornire le loro mense militari; i civili invece svuotarono il villaggio operaio. Quando i tedeschi cominciarono la ritirata abbandonando Roma, il 2 giugno 1944, all'Eur furono sostituiti dagli alleati; dopodiché rimase vuota e inabitabile. Dell'impresa E42 nel dopoguerra rimangono solo macerie e spazi non edificati non collegati alla città, ma è proprio da qui che ripartì lo sviluppo dell'Eur, che fin dai primi anni '50 rappresentò l’emblema della ricostruzione del dopoguerra e che fu alla base della ripresa economico-sociale italiana. Il verde, grande carenza di Roma, sarebbe stata la caratteristica, la specialità dell'Eur. Dunque, un quartiere-parco, di cui occorreva potenziare le qualità urbane. Oltre all'edilizia residenziale era fondamentale il completamento degli edifici storici dove si insediano importanti musei: il museo della Civiltà romana, il museo delle Arti e delle Tradizioni popolari, il museo Pigorini e il museo dell’Alto Medioevo. Venne inoltre completata la viabilità e vennero sistemate le zone parco. Dal 1955 progettarono di trasferirsi all’Eur il Ministero delle finanze, il Ministero del Commercio Estero, il Ministero della Sanità e il Ministero della Marina Mercantile. Arrivarono all’Eur l’Eni, l’Inps, l’Alitalia, la Esso, la Immobiliare, la SIAE, l’Istituto per il commercio.
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