SOJOURNER TRUTH FU VENDUTA A NOVE ANNI INSIEME CENTO PECORE. DOPO AVER CONQUISTATO LA LIBERTÀ, PASSERÀ IL RESTO DELLA VITA A LOTTARE CONTRO TUTTE LE OPPRESSIONI
Fino al 1843 Sojourner Truth non esisteva. Per quarantasei anni della sua vita quella donna nera, alta e magra era stata per tutti Belle.
Isabella Baumfree nacque alla fine del Settecento in una fattoria a 150 km da New York. Figlia di Ames ed Elizabeth Baumfree, entrambi schiavi del Colonnello Hardenbergh, fu venduta all’asta dal proprio padrone all’età di nove anni. Acquistata insieme a cento pecore da John Neely, un uomo violento e brutale, Isabelle verrà venduta altre due volte prima di finire a lavorare, a New York, per l’ultimo dei suoi padroni, John Dumont. Quest’ultimo la costringe a sposare un altro dei suoi schiavi per avere dei figli da vendere. Dall’unione forzata nascono quattro o cinque bambini, di cui uno muore prematuramente.
Quando Belle è ormai trentenne lo Stato di New York abolisce definitivamente la schiavitù. Molti padroni, nonostante la legge, continuano a trovare cavilli per impedire ai propri schiavi di essere effettivamente liberi. Anche Belle subisce questa condizione. Dumont prima promette di liberarla, poi si rimangia la parola data. Allora Isabelle decide di fuggire portandosi dietro la figlia più piccola. Negli anni seguenti inizierà una dura battaglia con il vecchio padrone per riavere l’affido di un altro dei suoi figli, venduto illegalmente a un proprietario terriero dell’Alabama.
In questo periodo della sua vita Belle diventa una convinta cristiana e comincia un percorso di lotta alla schiavitù che inesorabilmente diventerà il centro della sua esistenza. Dopo aver definititamente cambiato nome in Sojourner Truth inizia una lunga peregrinazione per gli Stati Uniti, raccontando la sua storia e denunciando il male della schiavitù.
Nel 1851, inoltre, Sojourner partecipa a uno dei primi convegni per il suffragio femminile, denunciando i limiti del movimento, che all’epoca escludeva le donne nere e povere dalle sue fila. Celebre diventerà quella sua domanda, ripetuta ben quattro volte dal palco dopo essersi tolta la cuffia: “non sono forse una donna anche io?”
Da allora Sojourner Truth divenne una figura nota in buona parte degli Stati Uniti per le sue battaglie. Sostenne ovviamente la causa abolizionista durante la Guerra civile e lavorò per l’Associazione nazionale per l’assistenza agli schiavi liberati, lottando affinché il governo federale concedesse ai neri del Sud le terre che aveva loro promesso.
Allo stesso tempo prosegue la sua battaglia per i diritti delle donne, per la riforma del sistema penitenziario e per l'abolizione della pena di morte. Morirà il 26 novembre 1883 a Battle Creek.
Cannibali e Re
Sojourner Truth è una delle tante figure femminili raccontate nel libro Donne, razza e classe di Angela Davis, in cui si affronta sul piano storico il tema dell’intersezionalità delle lotte. Lo trovate qui:
https://bit.ly/3oc5Sqb
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