ARCHEOLOGIA:CC AVVIANO INDAGINE SU RITROVAMENTO LEONE BRONZO
di Massimo Lapenda
Il mar Ionio al largo della Calabria riserva ancora sorprese
archeologiche e, a 40 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, torna a
regalare alla storia contemporanea un vero e proprio tesoro
dell'antichità. A Capo Bruzzano, tra Africo e Bianco, il mare ha fatto
riaffiorare l'effige di un leone in bronzo mentre, nella sua profondità,
conserva una statua bloccata dagli scogli, inizialmente scambiata per
un'armatura, ed un'antica nave. A ritrovare l'effige del leone in bronzo
è stato un appassionato di immersioni, Leo Morabito, mentre a distanza
di circa trecento metri, altri due sub, Bruno Bruzzaniti e Bartolo
Priolo, hanno individuato la statua e l'antica nave. Inizialmente i due
sub hanno pensato che si trattasse di un'armatura in bronzo e rame ma le
verifiche compiute oggi fanno propendere verso l'ipotesi di una statua.
I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza si sono
recati ad Africo dove hanno raccolto le testimonianze e per prendere in
consegna il leone di bronzo che è stato portato alla Soprintendenza ai
beni archeologici. I tre sub hanno raccontato che nell'area del
ritrovamento del leone di bronzo il fondale è tappezzato da pezzi di
vasi di ceramica multicolore ed a poca distanza si intravede una statua
bloccata dagli scogli. La prima ipotesi è che i reperti ritrovati
appartenessero al carico di una nave affondata proprio davanti alle
coste calabresi. Il luogo ed il periodo di quest'ultimo rinvenimento,
avvenuto proprio pochi giorni dopo l'anniversario dei 40 anni dalla
scoperta dei Bronzi di Riace, il 16 agosto 1972, fa sperare che ci si
trovi di fronte ad una nuova ed eccezionale scoperta. Da domani mattina i
carabinieri del Gruppo sommozzatori di Messina si immergeranno per
capire cosa si nasconde realmente sul fondale. L'area del ritrovamento,
intanto, è stata interdetta alla navigazione ed è vigilata da una
motovedetta della Capitaneria di porto di Reggio Calabria. E' entusiasta
Bruno Bruzzaniti mentre racconta i momenti in cui si è tuffato in acqua
ed ha visto "una statua - racconta - che si trova incagliata tra gli
scogli. Poco lontano sono riuscito poi a scorgere una pezzo di nave. Le
maree però coprono tutto". E' visibilmente soddisfatto anche Leo
Morabito, il sub che è riuscito a riportare alla luce il leone di
bronzo. "A me piace il mare - racconta - e amo andare a pesca. Mentre
ero in acqua ho notato qualcosa di strano e quindi, incuriosito, mi sono
avvicinato e sono riuscito a tirare fuori questa meravigliosa opera
d'arte". L'effige del leone è alta circa cinquanta centimetri e pesa una
quindicina di chilogrammi. "Stamane - aggiunge Morabito - abbiamo
consegnato il leone ai carabinieri. Noi pensiamo di aver fatto una cosa
positiva per la nostra Calabria" (ANSA)
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