martedì 26 giugno 2012

Produrre energia come le lucciole, arriva la bioluminescenza

Di Roberto Cicchetti


Bioluminescenza
(Foto: philips.com / )
Il sistema Bioluminescente della Philips
 
 Chi non ha mai sognato di orientarsi nella notte grazie ad un barattolo pieno di lucciole? La Philiphs Design ci è arrivata sfruttando colture di batteri luminescenti come il Vibrio harveyi, lo stesso che origina l'effetto mare di latte che si verifica soprattutto nell'Oceano Indiano, dove il mare di notte assume una luminescenza intensa tale da conferirgli il colore bianco del latte.
 
 
La Bio-Light sfrutta proprio il processo di reazioni molecolari dell'enzima luciferasi che cede elettroni, i quali, passando ad un livello minore di energia, liberano energia sotto forma di luce.
In realtà è molto più semplice ed economico di quanto si pensi: Questo ecosistema domestico si basa su recipienti di vetro all'interno dei quali si trovano le colture batteriologiche che emettono luce in presenza di metano. I vari recipienti sono connessi a una cassetta di compostaggio tramite dei tubi di silicone, così da originare la miscela di gas e realizzare un sistema completamente efficiente.
Il laboratorio Philips è già impegnato in nuovi sviluppi, come per esempio una versione di Bio-Light caratterizzata da proteine fluorescenti, così da dare vita a diverse luci con frequenze differenti. Questa lampada biologica, in ogni caso, può essere impiegata anche in altri settori oltre a quello domestico, dall'illuminazione stradale notturna alla rilevazione di inquinamento in un ambiente.

it.ibtimes.com 

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