domenica 27 maggio 2012

Stufi della crisi? Emigrate in Cile


Santiago del Cile

Di David Pascucci

Dopo il grande silenzio di Monti sul futuro dei giovani in Italia, sale la voglia di emigrare e trovare nuove opportunità di lavoro in giro per il mondo. Per i giovani europei le speranze e le opportunità si trovano oltreoceano: da diverso tempo si parla dei paesi CASSH (Canada, Australia, Singapore, Svizzera e Hong Kong) che, grazie alla loro bassa tassazione e alla, conseguente, bassa disoccupazione, offrono ottime opportunità in termini lavorativi e di qualità della vita.

A questi paesi mi sentirei di aggiungerne un altro, il Cile, il paese delle Start-up. Il paese sudamericano sta passando un florido periodo di sviluppo constante e progressivo che gli consente di consolidare le fondamenta di un'economia molto promettente, con una capitale, Santiago, che presenta molte opportunità.
Il paese ha 17 milioni di abitanti di cui 5 milioni solo nella capitale, Santiago del Cile. La capitale è la prima città dell'America Latina per qualità della vita con un indice di sviluppo umano superiore a 0,92 (sopra 0,9 sviluppo umano molto alto).
Il Pil del Cile per il 2012 è previsto per un incremento compreso tra 3,75% e il 4,7%, inoltre il tasso di disoccupazione a marzo 2012 è pari al 3,1% con un decremento del 9% rispetto i dati dello scorso anno. Il Pil del Q4 2011 si è attestato al +4,5% rendendo la crescita del Pil annuale a +6%. Il dato più importante, forse, è quello relativo alla tassazione massima delle imprese che è inferiore al 20%.

Questo paese offre molte opportunità ai giovani, soprattutto ai Start-upper, coloro che stanno aprendo imprese. Il governo ha stanziato un fondo di 40 milioni di dollari per 1000 progetti, circa 40.000$ a progetto, ovviamente a fondo perduto. L'accesso al funding diretto è senza intoppi, inoltre, la possibilità di farsi vedere in un mercato relativamente piccolo ma iper-ricettivo, fa sì che le imprese possano testare il successo del loro business sin dai primi istanti di vita.
Il Cile, insieme ai CASSH, offre quindi molte opportunità, basta un biglietto aereo e tanta voglia di mettersi in gioco.

L'austerity non paga, il CASSH sì

it.ibtimes.com

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