Volete una dimostrazione plastica della pericolosità immane dei no-va* per sé e per gli altri?
Una famiglia di Firenze è partita per un viaggio all’estero con una bambina di diciannove mesi.
Fin qui nulla di strano.
Peccato che la piccola non fosse vaccinata per il morbillo.
E che nel Paese in questione fosse - come spiega Adnkronos - “molto sostenuta la circolazione della malattia”.
Risultato? Pochi giorni dopo il rientro in Italia sono comparsi i primi segni della malattia e la bimba è stata ricoverata per dieci giorni in rianimazione all’ospedale Meyer di Firenze con una severa forma di polmonite, ridotta capacità respiratoria e sotto intubazione.
Per fortuna le cure sono andate a buon fine, la bambina è stata dimessa ed è ora fuori pericolo.
Ma questa storia dà la misura esatta di cosa rischia e mette a rischio chi, per ignoranza e principi deliranti, rifiuta o ignora i vaccini.
Ognuno con la propria salute fa quello che vuole, ma quando mette a rischio quella degli altri e dei minori in una società minimamente democratica è semplicemente intollerabile.
E chiunque sostenga questi deliri pseudo-scientifici ne è complice.
Lorenzo Tosa

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