Lavoratori poveri: benvenuti nel Paese delle meraviglie (secondo il governo) 💸
Sveglia all’alba, corri al lavoro, torni a casa che sembri uno straccio. Premio? Uno stipendio da 1200-1300 euro, se i pianeti si allineano.
Bollette? 200 euro, che ormai sembrano il riscatto di un rapimento.
La spesa? Un chilo di pasta costa come un gioiello, e il latte è praticamente oro liquido.
Affitto? Metà stipendio, grazie mille.
E se osi sognare una pizza o un cinema? Ma per favore, quelli sono capricci da miliardari!
Benvenuti nella vita dei lavoratori poveri, quelli che si privano di tutto pur di arrivare a fine mese. Una vacanza? Roba da unicorni. Un paio di scarpe nuove? Solo se cammini scalzo. E mentre fai i salti mortali per sopravvivere, la destra al governo ti serve la sua favoletta scintillante:
"Salari alle stelle! Occupazione da record! Italia, sei un paradiso!"
Quali salari, scusate? Le briciole che non coprono neanche il rincaro del pane? E l’occupazione? Contratti precari che durano meno di un reel su TikTok! Intanto i prezzi fanno la ola, le bollette organizzano un rave e il governo brinda alla sua realtà parallela, quella dove “va tutto alla grande”.
Ai lavoratori poveri, che tirano avanti con i denti e un ghigno amaro, un messaggio: non siete invisibili, anche se qualcuno vi vorrebbe cancellare dai suoi spot elettorali. Continuiamo a lottare, e che il loro circo di promesse vuote si sgretoli sotto il peso della verità .
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Zecca Buonista

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