In queste ore orde di populisti, complottardi, sovranisti vari ed eventuali, destrume (e non solo) stanno osannando Trump come una specie di profeta di pace e campione della lotta alle “élite euro-globaliste”, qualunque cosa significhi.
Sono talmente accecati dall’odio per l’Europa (cioè verso sé stessi) da non vedere oltre il proprio naso.
Talmente presi dall’odio verso l’Occidente da non rendersi conto (o non voler vedere) che Trump ne è l’emblema più manifesto, feroce e ultracapitalista.
Quello che sta facendo Trump, senza neanche fingere il contrario, è una pace imperiale con la Russia priva di ogni criterio diplomatico e democratico con la quale, nell’ordine:
Esclude totalmente l’Europa, che non considera neanche dei vassalli e, per certi versi, neanche dei nemici, ma rottami del novecento, insetti da schiacciare.
Riscrive e azzera completamente la storia della guerra, come se fosse cominciata il giorno del suo insediamento.
Cancella a suo piacimento l’invasione russa in Ucraina.
Azzera qualunque ruolo o presenza dell’Ucraina alle trattative di pace e rilegittima Putin, dandogli sostanzialmente quello che vuole (a fare la pace così erano capaci tutti).
Non so se è chiaro ai poveretti che lo portano in trionfo, ma il piano finale di Trump (di cui la fine della “grana” ucraina è solo un piccolo tassello) è quello di riscrivere per intero la geo-politica mondiale in senso neo-colonialista annientando regole, principi e criteri democratici e dividendo il mondo in sfere di influenze imperiali gestite da dittature o democrature (Usa, Cina e Russia) in cui l’Europa come entità politica semplicemente non esisterà più. O conterà così poco da non essere neppure convocata al tavolo. È già così, sta già succedendo. Tra le ole dei sedicenti “patrioti” europei e italiani.
Sapevamo già come sarebbe andata a finire perché è sempre andata più o meno così: milioni (miliardi) di poveri e sudditi sbavanti contro imprecisate élite globaliste osannano sovrani assoluti multimiliardari che si fingono uomini del popolo. E sono più elitari, ricchi, globalisti, potenti e pericolosi di tutte le élite messe insieme.
Ed è solo l’inizio.
Lorenzo Tosa
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