Se non ricordo male, bruno Gocciole Pavesi vespa, il 7 dicembre 2024, nel suo programmino aveva accusato di filo-putinismo Giuseppe Conte per avere invocato una trattativa con Putin.
Bene.
Anzi, male.
Alla luce delle dichiarazioni del capo dei servizi segreti ucraini, Budanov, secondo cui l'Ucraina rischierebbe di morire come Stato senza un accordo con Putin entro 6 mesi ("Se non ci saranno negoziati seri entro l'estate, allora potrebbero generarsi processi molto pericolosi per l'esistenza stessa dell'Ucraina"), sarei curioso di sapere cosa ne pensa in merito il vespone nazionale.
E da gran cerimoniere meloniano, dovrebbe chiedere scusa in primis a Conte e poi anche a tantissimi altri come Orsini, Di Battista, me stesso, voi stessi, che lo diciamo da parecchio tempo che Putin non si può non considerare un player fondamentale per la fine del conflitto russo-ucraino. È folle escluderlo.
Con tutto che personalmente mi sta sul kaiser.
Ma purtroppo parliamo di vespa. Uno che va "secondo regime" e secondo il proprio portafoglio. Da costui non si può pretendere né onestà intellettuale né libertà di pensiero e movimento.
Le persone come bruno, sviliscono una professione nobile come quella del giornalista. Dell'intellettuale.
E financo quella del conduttore. E diciamo pure quella del politico retto ed esemplare italiano.
Impariamo a coltivare la memoria.
Senza memoria, siamo un popolo destinato a perire sotto i colpi dell'arroganza e della prepotenza.
Salvatore Granata
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