sabato 9 novembre 2024

The Ultimate Warrior vs Sgt Slaughter

 


The Ultimate Warrior e Sgt. Slaughter si sono scontrati tantissime volte nel corso di quel 1991 che li vide al centro di una contesa per il titolo WWF.


Ultimate Warrior, campione WWF dopo aver battuto Hulk Hogan nella splendida cornice di WrestleMania VI, era stato più volte sfidato da "Macho King" Randy Savage per una chance al suo titolo assoluto, anche con avance molto spinte da parte della sua manager, Sensational "Queen" Sherry, disposta a tutto pur di potersi accaparrare un incontro col Guerriero, ma sempre rifiutata dal campione da Parti Sconosciute.


Come primo sfidante del Guerriero fu scelto nientemeno che Sgt. Slaughter, da poco rientrato in WWF sconvolgendo tutti i fan di wrestling statunitensi: lui, che era stato membro dei G.I.Joe, che si era battuto per la bandiera a stelle e strisce, in un momento così difficile come la famigerata Guerra del Golfo, si era schierato nientemeno che dalla parte del nemico n.1, Saddam Hussein, grazie anche al lavaggio del cervello operato dal suo nuovo manager, il Generale Hadnan. 


Per Warrior, guerriero si ma dallo spiccato accento americano, un avversario atipico, in vista della Royal Rumble 1991, la prima volta in cui il titolo maggiore della Federazione veniva messo in palio durante l'evento suddetto. Ed ecco che, durante il match, la figura di Macho King ritornò preponderante: in un momento di distrazione Savage colpì con lo scettro Warrior, che tramortito non potette nulla contro lo schieramento del simpatizzante iracheno, che diventò così nuovo campione WWF. 


Bob Remus (il vero nome del Sergente) ricorda che il colpo di Savage a Warrior fu veramente devastante, tanto che il lottatore rimase senza sensi per diversi secondi, dando non poche difficoltà a Slaughter nel muovere il corpo inanimato e gigantesco del Guerriero.


I due inizieranno una serie di incontri per tutta l'America, alcuni anche molto "incandescenti" - come si può evincere dalla foto! - ed altri pieni di azione all'interno della famigerata "gabbia blu", ma tutte le volte Slaughter riuscì ad uscire indenne dall'assalto del Guerriero.


Alla fine, Warrior si trovò coinvolto a WrestleMania nel bellissimo match con la carriera in palio contro Savage e Slaughter perse il titolo contro Hogan.


Ma la loro strana combinazione non finì qui: i due continuarono a scontrarsi (una volta anche durante una puntata di Saturday Night's Main Event), e con l'aggiunta di un nuovo membro nel team iracheno (Colonel Mustafa, la nuova gimmick dell'ex campione WWF Iron Sheik), Warrior e Hogan si trovarono dalla stessa parte della barricata contro il team di super cattivi.


Nella realtà, però, Slaughter non ha mai avuto un cattivo rapporto con Warrior, tutt'altro. Quando i due si ritrovarono nel backstage della WWE nel weekend di WrestleMania XXX per l'introduzione del Guerriero nella Hall of Fame, non persero occasione per abbracciarsi e ricordare i vecchi tempi, compreso l'increscioso episodio dello scettro che aveva steso KO per alcuni minuti Ultimate Warrior.


Slaughter fu anche decisivo nell'ultimo match che lo vide contrapposto al Guerriero, quel "match made in hell" di SummerSlam 1991 che vide il trio affrontare nel main event proprio Hogan e Warrior. Durante una talk show Slaughter richiamò alla memoria il momento in cui Vince informò sia lui che Hogan della decisione di Warrior di tenerlo in pugno per una questione monetaria, minacciando di non presentarsi al main event.


Sembra che un Hogan su tutte le furie suggerì a lui e Sheik di spezzare per davvero la gamba a Hellwig, durante un momento concitato sul ring, per vendetta nei confronti di quel che aveva fatto a Vince e la Federazione! Furono Vince stesso (impaurito da una eventuale causa legale) e Slaughter a calmare gli animi bollenti, ed alla fine il match si fece tra mille tensioni ed il licenziamento del Guerriero.


Successe quel che successe, quando Warrior tornò nel 1992 il personaggio di Slaughter era tornato sostenitore della patria e di lì a poco scomparì dalle scene, per tornare in qualità di braccio destro di Vince in piena era Attitude.


Rimane il fatto che due personalità così diverse ed atipiche hanno funzionato davvero alla grande sul ring, scrivendo un pezzo importante di quel magico periodo di inizi anni Novanta.


Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo 


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