Mi ha colpito molto una vicenda locale, di Como, che riguarda il sindaco Alessandro Rapinese, destra. Già noto per aver respinto bambini rifugiati e recintato una chiesa per impedire che i senza dimora potessero lì ripararsi, leggo che adesso si è scagliato contro una parrocchia locale perché distribuisce colazioni a chi non ha una casa.
Mi ha colpito e sono sincero. Perché tu questi personaggi te li immagini nei film. Gente che, lo sai, in quei film recita appunto la parte del cattivo. Finzione. E così quando te li ritrovi anche nella vita reale, fai fatica a crederci. Di più: te li ritrovi addirittura sindaci, magari ministri, forse anche Presidenti.
Ti ritrovi gente che fa guerra alle parrocchie perché danno la colazione ai senza dimora. A persone che magari hanno perso la casa, il lavoro. A cui non è rimasto più niente. E tu, che sei sindaco, li guardi e vuoi letteralmente levar loro il pane di bocca, aggredendo chi gli offre la colazione gratis. Perché fanno assembramento e creano degrado (vivici due, tre o quattro anni per strada, senza speranze, poi ne riparliamo di come cambi). E chissà poi la domenica stessa vai in un'altra chiesa a pregare.
Si rimane senza parole. O meglio forse qualche parola la si può trovare: che qualunque cosa accada, non mi stancherò mai di dire che no, non siamo tutti uguali in politica. Oltre destra-sinistra, non siamo tutti uguali. Nemmeno per sbaglio. Neppure alla lontana. Nella genetica, nel DNA, nelle particelle subatomiche, siamo diversi. Viviamo in galassie lontane lontane.
Passo e chiudo.
Leonardo Cecchi
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