Stasera rivedevo un vecchio film, "Italiani brava gente", che narra la storia dell'Armir, l'armata italiana in Russia.
200mila italiani mandati a morire in Russia, un Paese lontano, invaso, che non ci aveva fatto nulla. Costretti a marciare male equipaggiati nella neve, affamati, infine massacrati dopo la battaglia di Stalingrado o catturati e spediti in Siberia. Mentre chi ce li aveva mandati perché "servivano qualche migliaia di morti per sedere al tavolo dei vincitori" (neanche un brigante avrebbe detto così) se ne stava al caldo a Villa Torlonia, circondato da amanti, a mangiare e bere buon vino. Se ne fregava di chi stava crepando. Degli italiani, di tanti padri e figli.
È sempre così: armiamoci e partite. Eppure ancora oggi c'è chi dice che Mussolini ha fatto anche cose buone. Che in fondo, dai, si stava meglio.
Guardatelo questo film, date retta.
Leonardo Cecchi
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