martedì 4 giugno 2024

Il giglio di mare

 


Iniziamo la settimana con la leggenda del giglio di mare. Questa narra che Era, chiamata  Giunone dai Romani, mentre allattava Eracle, o Ercole, figlio di Zeus, cioè Giove, avesse perduto delle gocce di latte mentre il bambino si cibava con voracità. Una parte di queste gocce schizzarono forte in cielo creando la Via Lattea, mentre un' altra parte cadde sulla sabbia, dove nacquero i gigli marini.

Questo fiore, che cresce sui litorali del Mediterraneo, del Tirreno e del Mar Nero, è conosciuto anche come giglio stella, giglio di Sardegna, narciso marino, pancrazio, pancrazio marino, giglio pancrazio, corona del re, corona del re marittimo, tuberosa, tuberosa coronata, tuberosa di mare. È un fiore raro e misterioso, dalla rinomata preziosità, tanto bello quanto velenoso, che con il suo profumo inebriante invita l'uomo a sedersi accanto ad esso, proprio sulla sabbia, per ascoltarlo in silenzio mentre a parlare è soltanto la sua bellezza. 


Sotto, un giglio di mare fotografato da Prof. Deb nella riserva naturale di Vendicari (SR).

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PROF. DEB

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