Si vantava di discendere da personaggi illustri... apparteneva infatti alla dinastia eacide dell'antico Epiro il cui capostipite era Eaco, padre di Peleo e nonno di Achille. La casata era inoltre imparentata con gli Argeadi di Alessandro Magno. Dominava i Molossi, una tribΓΉ fondata da Molosso, figlio di Neottolemo, a sua volta figlio di Achille. Sto parlando di Pirro, uno dei piΓΉ grandi condottieri dell'antichitΓ , vissuto tra il 318 e il 272 a.C..
Dopo anni difficili in cui consolidò il suo regno in Epiro, Pirro intravide nello scontro in atto tra Taranto e Roma, la possibilità di espandersi nella penisola italica. Incoraggiato dalle previsioni dell'Oracolo di Delfi, sbarcò in Italia meridionale nel 280 a.C. con un potente esercito che contava tra gli effettivi oltre 20 elefanti da guerra. Il condottiero conseguì diversi successi contro i Romani ma le perdite di uomini e risorse furono altissime. Nacque in quel frangente un detto ancora oggi in uso: "Una vittoria di Pirro" è infatti un qualunque "vittoria" non solo militare ma in qualunque campo, talmente effimera da non trarne alcun vantaggio.
Pirro abbandonΓ² l'Italia nel 275 a.C. dopo la sconfitta patita a Maleventum, poi Beneventum. Tornato in Epiro, non seppe placare la sua smania di conquiste. Un anno dopo prese il trono di Macedonia sconfiggendo Antigono II Gonata, poi si immischiΓ² senza successo nelle dispute di Sparta per finire ad Argo. Entrato in cittΓ con i suoi uomini, di notte e di soppiatto, Pirro aveva intenzione di destituirne i governanti con un abile colpo di mano. Purtroppo si trovΓ² coinvolto in una confusa lotta strada per strada.
Passando per un vicolo stretto, fu colpito alla testa da una tegola lanciata da un'anziana donna dal tetto della sua casa. Pirro si accasciΓ² a terra o comunque accusΓ² un certo stordimento. L'attimo di "distrazione" gli fu fatale; un soldato argivo lo trafisse a morte. Alcioneo, figlio di Antigono II Gonata, portΓ² trionfante la testa di Pirro al padre. Ma il sovrano macedone fu talmente addolorato della morte di Pirro da allontanare con rabbia il proprio figlio dalla corte. Il grande condottiero epirota era infatti considerato un eroe, un vero e proprio mito vivente. Lo stesso Annibale, quasi un secolo dopo, stimΓ² il carisma e il valore militare di Pirro, secondi solo a quelli di Alessandro Magno...
▪️ Immagine generata dall'AI - modificata dall'originale del post.
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