"Non appena sarai di nuovo qui, voglio dimenticare tutto ciò che non riguarda noi. Credo che sarebbe bene se durante questa estate la fisica venisse messa in un angolo buio, per essere ripresa più tardi, perché prima ho più da imparare da te che da tutti i trattati del mondo."
Così scriveva Werner Heisenberg a Elisabeth Schumacher. I due si conobbero la sera del 28 gennaio 1937 quando Heisenberg, accompagnato da due amici violinisti, si esibì al pianoforte. Lui si innamorò immediatamente di lei, e lei del suo Beethoven, rimanendo insieme fino alla fine dei loro giorni. Nella risposta di Elisabeth si legge perfettamente, come scrive Maria Popova nell'articolo che è al primo commento, "uno dei pilastri centrali della loro vita insieme: il sostegno incondizionato alla pienezza dell'essere dell'altro":
"Se in estate vorrai prenderti un po' di tempo libero dalla tua carissima fisica per me sarà, naturalmente, un po' come essere in paradiso. E puoi star certo che in seguito non mi dispiacerà mai se tu ti dedicherai per lunghi periodi nient'altro che alla fisica. Ha bisogno di te, lo so. E io sto bene da sola, quando so che tu mi ami.
Storie Scientifiche
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