Per vent’anni acconsentirono al perpetrarsi della dittatura. Poi, durante la guerra, fuggirono via, anziché rimanere nella Capitale e assumersi la responsabilità della resa.
A causa loro, centinaia di migliaia di italiani vennero internati, uccisi, a volte torturati. Mentre loro se ne stavano al caldo, nelle ville del Sud. Lontani dalla guerra, lontani dalle sofferenze del popolo di cui volevano esser reali.
Dopo la guerra, ebbero la faccia tosta di voler tornare a fare i monarchi.
Oggi li mandavamo a casa. Gli italiani li mandavano a casa.
Buon 2 giugno, fratelli e sorelle. E viva l’Italia repubblicana. Sgangherata, problematica. Ma la nostra Patria.
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