lunedì 15 novembre 2021

Un medico che si è rotto di assistere coglioni

 


Amedeo Giorgetti è un medico di base di 65 anni. Un medico che si è stufato.


Nel corso di questi mesi ne ha viste troppe. Ha inseguito per mesi suoi pazienti obesi, con diabete, anziani, con fragilità, pregandoli di proteggersi dalla situazione in corso. Alcuni gli hanno riso in faccia e fatto pernacchie “Dottò, sta robaccia non la prendiamo”. 


Poi si sono ammalati. L’hanno chiamato disperato e lui se ne è preso comunque cura. Ha fatto tutto ciò che poteva e, una volta fuori pericolo, gli ha detto: “Da domani cambiate dottore”. 


“Per quale ragione dovrei continuare a subire?” – dice – “Voglio occuparmi solo delle persone che mi apprezzano, rispettano e seguono le mie raccomandazioni. Basta avere a che fare con gente che mi tratta a pesci in faccia e quando si ammala non solo pretende di ricevere immediatamente assistenza ma usa arroganza”. 

 

Ha fatto bene, e ha ragione. È stanco delle accuse di servire le big pharma, è stanco di dover subire insulti, battutine. È stanco di dover inseguire. 


La professione si rispetta. Le persone e il loro lavoro si rispettano. Anche fidandosi.

Leonardo Cecchi 

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