martedì 9 novembre 2021

Casa della Venere in conchiglia

 


Vivere all'ombra del #Vesuvio duemila anni fa:

La "Casa della Venere in conchiglia"


Non lontano dall'Anfiteatro e dalle splendide case di Iulia Felix e di Octavius Quartio, incontriamo la splendida Casa della Venere in conchiglia, che deve il suo nome ad uno scenografico affresco che decora il lato di fondo del peristilio e che raffigura, appunto, la dea nuda e adagiata all'interno di una grande conchiglia tra Amorini ed animali. 


La domus, scoperta negli anni '30, è stata interassata nel corso del I sec. a.C. da profonde trasformazioni della sua articolazione interna. Ne è un esempio il raffinato pseudoperistilio che vediamo in foto, nato dalla eliminazione del tablino. 


Colpisce il colore vivo degli apparati decorativi pressoché integri e restaurati alcuni anni fa.


Domina in quasi tutta la casa il IV stile pompeiano, e cioè il più recente, segno che l'abitazione era stata ridecorata pochi anni prima dell'eruzione.


Grandi pannelli a fondo rosso e ocra si popolano di mascheroni, uccelli, piccoli paesaggi fantastici, volti e decorazioni geometriche, che finiscono per mescolarsi alla grande pittura nel fondo del giardino, che è il vero focus di tutto il giardino.


Ne vediamo uno splendido particolare:

All'ombra della dea Venere, che è distesa nuda all'interno di una conchiglia e costituisce il vero focus di tutta la decorazione, vediamo una statua del dio Marte in armi.


Essenze mediterranee, fiori ed uccelli creano un paesaggio idilliaco in piena continuità con il giardino vero che stiamo percorrendo; la fontana zampilla, sentiamo il cinguettio tra i rami, l'odore del mirto.


Secondo l'archeologo Fabrizio Pesando, la Casa appartenne, negli ultimi anni di vita della città, a M.Satrius Valens e D.Lucretius Satrius Valens, come attesterebbero alcuni manifesti elettorali dipinti in prossimità della casa che li ricordano come candidati alle massime cariche pubbliche della colonia.


#Animavesuviana

#ArcheologiaVesuviana

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