Amava gli abbracci e la gente del Prenestino amava lui. Perché quando lo si incontrava, era impossibile non restituirgli l'affetto che lui portava con sé. Per questo la morte di Giorgio Pellegrini, storico residente del Prenestino, ha gettato nello sconforto gli abitanti del V Municipio dallo scorso 8 settembre, giorno della sua morte. Se n'è andato a causa di un'embolia polmonare legata al covid pochi giorni dopo la mamma. La famiglia aveva scoperto la positività al rientro di una vacanza. Giorgio aveva 40 anni ed era un volto storico del quartiere: quando girava per le strade del Pigneto era solito abbracciare chiunque incontrasse. Ha trascorso gli ultimi giorni in ospedale.
L'addio del quartiere
«Ciao Giorgio - si legge in un post sui social - dedicato a tutti quelli
(me compresa) a cui aveva chiesto un abbraccio e avevano rimandato
intimoriti a quando tutto sarà finito». Prima della pandemia, quando la
percezione del contatto fisico era completamente diversa, era quasi
impossibile dirgli di no: «Anche a me chiese un abbraccio una volta, un
giorno in cui ne avevo bisogno anch'io», racconta una residente. Ma
l'affetto arriva da tutte le case della zona: "Mi ha riempito di
abbracci sin dai primi giorni in cui mi trasferii a Roma 24 anni fa»,
racconta un altro commento.
A
pochi giorni dalla dipartita improvvisa della mamma, ieri sera sul
tardi, 8 settembre, è volato in Cielo il nostro angelo di Confraternita,
Giorgio Pellegrini, che era l'angelo della nostra parrocchia di San
Luca.
Chissà se sono venuti a prenderlo proprio i genitori dal Cielo, per non lasciarlo solo, in balia di questo mondo.
Oggi la famiglia Pellegrini, papà Luigi, mamma Bruna e Giorgio, sono
nell'Abbraccio di Luce e di Pace di Dio, finalmente insieme.
Giorgio amava molt...
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