Radioterapia smart vede e colpisce, in una sola seduta
Prima volta in Italia, funziona su tumore colon e prostata
Il professor Alongi dell'Irccs Negrar
Sconfiggere in una sola seduta di circa 40 minuti le recidive del
tumore del colon o della prostata, concentrando in una singola dose una
grandissima quantità di radiazioni ionizzanti cioè raggi X ad alta
energia. Oggi è possibile grazie a un killer di precisione
hi-tech, capace di centrare il bersaglio tumorale sfruttando una
risonanza ad alto campo come una lente di ingrandimento incorporata.
L'innovativo trattamento è stato eseguito per la priva volta in Italia
al Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata all'IRCCS di Negrar
su due pazienti di 77 e 87 anni sottoposti con successo all'intervento
di precisione, rispettivamente, su metastasi addominali da tumore del
colon e recidive del bacino da tumore della prostata. L'IRCCS
Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) è uno dei centri
più all'avanguardia nella cura radioterapica contro il tumore, unico nel
nostro Paese, e tra le 25 strutture al mondo, dotato di Unity Elekta,
un'arma di precisione composta da un acceleratore lineare integrato da
una risonanza magnetica, la stessa impiegata a uso diagnostico. Ciò
permette di aumentare il livello di precisione per superare le criticità
della radioterapia convenzionale spingendo ai limiti le potenzialità di
cura della radioterapia nel trattare la malattia tumorale. "La
radioterapia tradizionale si è sempre basata su schemi di diverse
settimane di sedute per trattare il tumore in modo da creare una
differenza, giorno per giorno, tra il tumore che gradualmente viene
portato alla morte, e le cellule sane circostanti che invece hanno il
tempo, tra le varie sedute, di recuperare questo danno - spiega Filippo
Alongi, direttore del dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata
dell'IRCCS di Negrar e professore associato della facoltà di medicina
all'Università di Brescia - Questo perché al di fuori del cervello, il
movimento degli organi interni con il respiro, la digestione o altre
funzioni, non è sempre prevedibile e rappresenta un motivo di
incertezza. In tali condizioni indirizzare le radiazioni in una singola
seduta potrebbe comportare una mancata distruzione completa del tumore e
un danneggiamento dei tessuti sani circostanti. Per questo motivo, la
singola seduta non è riuscita ad avere grandi applicazioni nonostante il
continuo ammodernamento tecnologico in gran parte dei centri di
radioterapia. Unity rivoluziona questo approccio perché avendo una
risonanza magnetica ad alto campo, mentre il paziente è in corso di
trattamento, vediamo in tempo reale con immagini nitide dove le
radiazioni vengono indirizzate. Se il tumore non è completamente dentro
l'obiettivo, possiamo fare degli accorgimenti e correzioni di tiro,
salvaguardando i tessuti sani". "Con il nuovo dispositivo è come
se avessimo un fucile di precisione con una lente di ingrandimento nel
mirino, in grado di colpire il tumore nel suo centro vitale con un solo
proiettile mortale assolutamente indolore e rapido - prosegue Alongi che
precisa - Grandi i vantaggi anche pratici, come il non doversi recare
decine di volte in ospedale per il trattamento radioterapico. Una
soluzione ideale per i pazienti che si spostano da sedi lontane, in
Italia ma anche dall'estero, che rappresenta inoltre un risparmio per il
sistema sanitario, riducendo costi diretti ed indiretti della terapia e
abbattendo le liste di attesa oltre che consentire di trattare molti
più pazienti".
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