Arrestato ex sindaco S.Stefano Roero, truffa e peculato
Nel Cuneese con altri tre. Per pm sprechi dietro crac Comune
Renato Maiolo, ex sindaco di Santo Stefano Roero (Cuneo), è stato
arrestato dalla guardia di finanza così come il segretario comunale e
due professionisti, un architetto e un geometra. Peculato, truffa
aggravata ai danni dello Stato e turbativa d'asta le accuse, a vario
titolo.
L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Asti, Davide
Lucignani, ipotizza un sistema di sprechi di denaro pubblico e condotte
illecite che, negli ultimi 15 anni, durante i diversi mandati dell'ex
primo cittadino, erano diventate prassi, al punto da causare un deficit
finanziario di oltre 1,3 milioni al Comune, commissariato da settembre
2020. I finanzieri hanno accertato l'esistenza di un sistema
fraudolento basato sulla canalizzazione di ingenti contributi pubblici
per la realizzazione di opere edilizie, talvolta inutili o inutilizzate.
Come, ad esempio, la realizzazione di un'area camper sprovvista di
strada per l'accesso e, quindi, del tutto inutile; oppure l'accensione
di un mutuo, nonostante l'enorme dissesto, per la realizzazione di un
campo sportivo costruito su un altro già esistente, peraltro ad oggi del
tutto inutilizzato. Secondo l'accusa, all'interno delle
progettazioni per la realizzazione delle varie opere venivano inserite
spese ingiustificate e gonfiate, in modo tale da ottenere ingiusti
profitti per sé e per i professionisti coinvolti; il tutto a danno delle
risorse comunali. Il modus operandi dell'ex sindaco, ora ai
domiciliari come gli altri arrestati, si concretizzava "nell'alterazione
di procedure di gara a favore sempre degli stessi professionisti e
nella stesura di atti di rilevanza pubblica materialmente falsi, redatti
esclusivamente per giustificare le spese a livello amministrativo", si
legge nell'ordinanza. Per la guardia di finanza, la coppia di
funzionari comunali si è avvalsa dell'architetto e del geometra anche
per le loro entrature presso gli Enti erogatori dei contributi - circa
15 milioni di euro in 15 anni -, grazie alle quali riuscivano ad
agevolare l'assegnazione al Comune dei fondi necessari per la copertura
finanziaria dei lavori.
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