La tomba di un Sapiens in Africa, di 78.000 anni fa
Era di un bambino di tre anni
Ricostruzione artistica della posizione in cui Mtoto era stato sepolto (fonte: Fernando Fueyo)
Quando è morto aveva quasi tre anni e chi viveva con lui si è
preoccupato di dargli una sepoltura, scavando una tomba in un luogo
protetto dalle intemperie: è la storia raccontata dalla tomba di 78.000
anni fa, scoperta in una grotta in Kenya ed è la sepoltura intenzionale
più antica di un Homo Sapiens, cioè dell'uomo moderno, mai trovata in
Africa. Le tappe che hanno portato alla scoperta, avvenuta per gradi
grazie all'uso di tecnologie all'avanguardia, sono descritte sulla
rivista Nature dal gruppo del Centro nazionale di ricerca
sull'evoluzione umana di Burgos, diretto da Maria Martinon-Torres, che
ha condotto la ricerca in collaborazione con l'Istituto Max Planck di
Jena.
Finora le ricerche sull'evoluzione del comportamento
umano moderno in Africa si sono concentrate sull'età della Pietra, tra
280.000 e 25.000 anni fa, ma le tracce di sepolture di questo periodo
sono piuttosto scarse nel continente. Per questo i ricercatori sono
rimasti sorpresi nello scoprire, nella grotta di Panga ya Saidi, lo
scheletro parziale di un bambino di 2,5-3 anni. Lo hanno chiamato di
Mtoto ('bambino' in Swahili). La tomba è stata scavata intenzionalmente
per la sepoltura fino alla profondità 3 metri e il bambino era stato
ricoperto con i sedimenti raccolti dal pavimento della grotta. Dalle
ossa rimaste si è dedotto che le caratteristiche dentali sono quelle
dell'Homo Sapiens.
"Abbiamo scoperto per primo il cranio, con
l'articolazione della mandibola intatta e qualche dente da latte non
ancora spuntato", scrive Martinon-Torres. "La colonna vertebrale e le
costole - prosegue la ricercatrice - erano incredibilmente ben
preservate, il che suggerisce che il corpo si sia decomposto nella fossa
in cui è stato sepolto". Le analisi successive delle ossa e del suolo
della caverna hanno poi confermato che il corpo del bambino era stato
ricoperto velocemente dopo la sepoltura. In altre parole Mtoto era stato
sepolto intenzionalmente poco dopo la sua morte.
"La posizione
della testa suggerisce inoltre che vi fosse un supporto, come un
cuscino, segno che la comunità cui apparteneva il bambino aveva eseguito
una sorta di rito funerario", osserva Martinon-Torres. Ciò indica,
secondo gli studiosi, che i comportamenti funerari degli uomini moderni
in Africa non erano diversi da quelli dei Neanderthal e dei primi uomini
moderni nell'Eurasia, dei quali sono state trovate diverse sepolture di
adulti e bambini, ma ben più antiche, risalenti a 120.000 anni fa.
"L'inumazione è una pratica condivisa tra Sapiens e Neanderthal -
commenta Marco Peresani, del dipartimento di Scienze preistoriche
dell'Università di Ferrara - Questa scoperta potrebbe aiutare a capire i
flussi migratori dei Sapiens in Africa e fuori".
Nessun commento:
Posta un commento