giovedì 4 febbraio 2021

Morto il campione svizzero di arti marziali Andy Hug. In Giappone era diventato una celebrità

  

Uno dei rarissimi sportivi ad avere conquistato il cuore dei giapponesi. Keystone / Walter Bieri

Andy Hug, il campione svizzero di arti marziali molto famoso in Giappone è morto giovedì all'età di 35 anni per una leucemia. Hug godeva di un'incredibile popolarità nel paese asiatico e la sua morte ha provocato grande emozione.

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 agosto 2000 - 17:02

Fino al momento del suo "pensionamento", l'anno scorso, Andy Hug era il re incontrastato del K1. Creato nel 1993, il K1 è uno sport da combattimento a mani nude, un arte marziale che combina karaté, kung fu e boxe tailandese.

Nato in Svizzera, di origini modeste, il nome di Andy Hug era in Giappone conosciuto come quello di Sony o della Toyota. Hug era uno dei rari stranieri ad essersi imposto in Giappone, paese piuttosto riservato di fronte a tutto quanto proviene dall'estero.

Il giornale Nippon Sports, che ha una tiratura di 9 milioni di esemplari, ha dedicato la prima pagina alla morte di Andy Hug. "La scomparsa di Hug è un vero choc per noi", ha detto la giornalista Hiroko Ishida. "Era famoso, amato. Tutti lo apprezzavano per il suo grande coraggio e la sua modestia. Era un puro."

https://www.swissinfo.ch/ita/morto-il-campione-svizzero-di-arti-marziali-andy-hug--in-giappone-era-diventato-una-celebrit%C3%A0/1626198

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