E'
morto il protagonista della favola Godoy Cruz, che nel 2018 è stata ad
un passo dal titolo argentino finendo a soli 2 punti dal Boca Juniors.
Santiago Garcia, per tutti 'el morro', fu capocannoniere di quel campionato miracoloso con 17 reti in 25 presenze.
Un
ragazzo timido, introverso, con una vita tormentata tra errori di
gioventù, divorzi, figli lontani, depressione e in ultimo positività al
coronavirus.
Era uno di quei giocatori dal passo felpato, un bomber
di squadre di periferia, quelli che viaggiano tra alti e bassi, quelli
che quando li guardi correre in campo sembra ti facciano un favore.
Quelli
che sbagliano 3 partite, poi alla quarta ti fanno un gol in rovesciata e
ti sembrano dire "potrei fare questo ad ogni partita, ma non c'ho
voglia".
E' incredibile come nella nostra vita conti la componente "fortuna".
La
fortuna di crescere nel quartiere giusto, nella famiglia giusta, la
fortuna di conoscere la persona giusta, il collega giusto, l'amico
giusto, la donna giusta.
La nostra vita dipende al 10% da noi e al 90% da tutto il resto che ci circonda.
Santiago
Garcia el Morro è morto suicida, di depressione, di solitudine, perchè
come tantissime volte capita nella sua vita non c'era niente di giusto.
State vicini a chi soffre. A volte un abbraccio, uno sguardo, un sorriso, possono salvare una vita.
Riposa in pace Morro...
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