Riduzione obbligatoria delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
-Redazione- I leader dell'Unione Europea, riuniti a Bruxelles, hanno raggiunto, nella notte, l'accordo sul clima.
I capi di Stato e di governo dei 28 hanno confermato le attese della vigilia per un’intesa che prevede lariduzione entro il 2030 del 40% delle emissioni di gas serrarispetto ai livelli del 1990, fissa al 27% la produzione di energia da fonti rinnovabili ed alla stessa percentuale l’incremento di efficienza energetica.
La decisione era molto attesa all’Onu e dal suo segretario generale Ban Ki-moon, come esempio per le altre economie del mondo, ha riferito. Per Barroso è la prova che l’Ue resta saldamente leader mondiale delle politiche contro il cambiamento climatico.
L’Ue, ha fatto eco la cancelliera tedesca Angela Merkel, può adesso essere considerata "un attore decisivo" nei colloqui sul clima che si terranno a dicembre del prossimo anno a Parigi per arrivare ad un nuovo trattato globale.
Soddisfatti anche i Paesi dell'est europeo, ancora molto dipendenti dal carbone, altamente inquinante, che temono un aumento dei costi dell'energia a causa dei nuovi impegni. A parlare per loro è stata la nuova premier polacca, Ewa Kopacz, che ha assicurato che "non ci saranno oneri aggiuntivi". Varsavia ed altre capitali, infatti, sono riuscite ad ottenere una clausola di revisione per rivedere gli obiettivi dopo i negoziati del 2015, nel caso in cui non si raggiungesse un accordo altrettanto ambizioso a livello globale, con Cina, India e Stati Uniti pronti a impegnarsi allo stesso modo. Circostanza che fa temere un possibile annacquamento degli obiettivi. Ma Van Rompuy ha ammonito: "Tutto quello che è stato deciso adesso sarà mantenuto e non andremo al di sotto di quello che è stato concordato".
Ultimo punto importante del pacchetto approvato, in particolare sotto la spinta di Spagna e Portogallo, è l’impegno a portare al 15% entro il 2030 il coefficiente di interconnettività per l’energia elettrica (oggi in quei Paesi è al 2%), ovvero la quota scambiata fra i diversi mercati elettrici nazionali attraverso le interconnessioni alle frontiere, che in alcuni casi, come nella Penisola iberica e nei Paesi baltici, mancano quasi del tutto.
Non si tratta di un obiettivo vincolante, ma di un impegno preso al massimo livello politico, con incarico alla Commissione europea di prendere iniziative, anche di monitoraggio, per garantirne il rispetto.
Non si tratta di un obiettivo vincolante, ma di un impegno preso al massimo livello politico, con incarico alla Commissione europea di prendere iniziative, anche di monitoraggio, per garantirne il rispetto.
http://www.articolotre.com/2014/10/vertice-ue-sul-clima-entro-il-2030-riduzione-del-40-delle-emissioni-di-co2/
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