-Redazione- Era andato a vivere con la nuova compagna, ma, oltre a intrattenere una relazione con lei, aveva puntato le sue attenzioni anche sulla figlia di quest'ultima, di appena 15 anni. Nonostante ciò, è stato assolto in secondo grado.
E' accaduto a Venezia, e la storia, piuttosto controversa, la ripercorre il Corriere delle Alpi: l'uomo, il 42enne operaio A.G. si era da poco convinto a convivere con la compagna, quando ha iniziato a frequentare anche la figlia di lei, classe 1990. Secondo l'accusa, la relazione sarebbe maturata nel 2005, quando dunque la ragazzina aveva 15 anni, e perdurò fino al 2007, quando la stessa rimase incinta.
Per questo motivo, il 42enne venne condannato in primo grado a tre anni e otto mesi di carcere. In appello, però, il colpo di scena: a causa delle versioni contrastanti della giovane e di alcune vicende del passato -aveva denunciato infondatamente il padre per abusi sessuali, perché egli non voleva acquistarle un computer-, si è preferito ritenerla inattendibile e dunque tutto l'impianto accusatorio è crollato. Si è dato, piuttosto, credito a quanto sostenuto dal 42enne, secondo cui i rapporti sessuali sarebbero iniziati quando la ragazza aveva ormai compiuto i 16 anni.
Assolto per insussistenza del fatto, l'operaio, nel frattempo, ha riallacciato la relazione con la madre.
http://www.articolotre.com/2014/09/sesso-con-la-figlia-minorenne-della-compagna-assolto/
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