sabato 27 settembre 2014

L’euro debole porterà la ripresa?

L’euro nel 2014 ha sfiorato l’1,40, per poi crollare sotto l’1,30 dovuto a un Pil nell’euro zona in contrazione, e al rischio di deflazione.
L’euro debole porterà la ripresa?-Giovanni Elia- Da qualche mese ilcambio euro dollaro sta scendendo oltre ogni previsione degli analisti, essendo abituati a vederlo a 1,36 negli anni passati, dove questi giorni si attesta intorno a 1,27.
La discesa dell’euro è dovuta adiversi fattori, tra cui :
tassi d’interesse nell’euro zona  allo 0,05%, e ad una inflazione bassa sotto l’1%, con il trattato di Maastrict che la pone intorno al 2%;
a  una richiesta degli Stati, vedi Francia e Italia, con  forte debito pubblico e una bilancia commerciale negativa, per un indebolimento dell’euro permanente nel tempo;
dalla politica della Bce che per far ripartire i consumi, ha effettuato un quantitative easing all’europea, chiamata T-ltro “Targeted long term refinancing operation”, che sono prestiti che la Bce concede alla banche dell’euro zona, a tassi dello 0,15%, con scadenza a 4 anni.
Vedremo all’inizio del 2015, se le misure prese in questi mesi, avranno l’effetto sperato, dato che la situazione nell’euro zona, vede i consumi molto bassi, mentre in Italia la situazione è critica anche per il mercato immobiliare, vero e proprio traino della nostra economia.
Purtroppo negli anni scorsi si è perso tempo a preoccuparsi dell’austerity e del contenimento del deficit, dove si prevedeva che potesse portare la ripresa nell’euro zona, ma non è stato così, e purtroppo abbiamo perso sette anni a non capire che la crisi era più forte di quanti si immaginava, mentre ora si dovranno usare tutti gli strumenti di stimolo monetario per recuperare il tempo perduto.
Si dovrà prendere esempio dall’Inghilterra che con gli stimoli monetari ha portato il Pil annuale intorno al 3% nel 2014, con  il cambio sceso a 0,78 contro l’euro, e anche gli Stati Uniti, con un Pil annuale intorno al 2,5%, e una disoccupazione al 6,1%, dove entro quest’anno si dovrebbe concludere il quantitative easing.
La debolezza dell’euro contro le principali valute mondiali potrebbe accelerare la ripresa in Italia e in tutta l’euro zona, se il movimento stazionasse intorno a 1,25 contro il dollaro per qualche anno, dove l’Italia beneficerebbe nei prossimi mesi, in particolare per il 2015, anche dell’Expo di Milano, con la speranza di far salire il Pil oltre le previsioni del governo, intorno all’1%.
Le banche dovrebbero approfittare di questa situazione, perché anche dai prestiti e dai mutui che concedono, si misura la capacità di ripresa di una nazione, con i cittadini che potrebbero approfittare dei tassi bassi per far ripartire l’economia.

http://www.articolotre.com/2014/09/leuro-debole-portera-la-ripresa/

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