Spaccio a San Basilio. Il quartiere è ormai gestito seguendo regole mafiose
Quattro italiani e uno straniero, ciascuno con precisi ruoli e responsabilità, garantivano, 24 ore al giorno, la fornitura degli stupefacenti.
-Redazione- All’alba di ieri i carabinieri si sono recati a San Basilio per un blitz antidroga, dove hanno arrestato cinque persone. Il giro della droga nel quartiere è gestito da alcune famiglie che con violenza assediano la zona imponendo regole mafiose al resto dei residenti. Gli arrestati avevano il compito di vedette, proprio come accade nei quartieri napoletani in mano alla camorra.
Le indagini sono nate da una lunga serie di attività di controllo e pedinamenti dei carabinieri nel quartiere, soprattutto intorno a via Folchi, dove i militari hanno scoperto la rete di pusher documentando centinaia di scambi: quattro italiani e un cittadino straniero, ciascuno con precisi ruoli e responsabilità, garantivano, h24, la fornitura della droga.
Vedette ferme in posti strategici e altre che facevano la ronda in auto o moto garantivano tranquillità alla piazza di spaccio. Le vedette avevano anche il compito di indirizzare i clienti verso il pusher, mentre un secondo complice raccoglieva gli ordini, il denaro dei clienti e avvisava lo spacciatore, che appariva in strada per il tempo strettamente necessario a consegnare la dose. La catena delle comunicazioni avveniva per mezzo di walkie-talkie di libera vendita.
Vedette ferme in posti strategici e altre che facevano la ronda in auto o moto garantivano tranquillità alla piazza di spaccio. Le vedette avevano anche il compito di indirizzare i clienti verso il pusher, mentre un secondo complice raccoglieva gli ordini, il denaro dei clienti e avvisava lo spacciatore, che appariva in strada per il tempo strettamente necessario a consegnare la dose. La catena delle comunicazioni avveniva per mezzo di walkie-talkie di libera vendita.
Stando a quanto raccontato da Marco de Risi, su Il Messaggero.it, la criminalità ha blindato alcuni pianerottoli con grate d’acciaio in modo che la vendita continua di dosi di droga possa avvenire in modo indolore: i pusher, avvisati in tempo utile, sono così in grado di salvare la droga e soprattutto se stessi, eclissandosi nel ventre dei palazzi durante i blitz di polizia e carabinieri. Una catena di montaggio della droga che viene pianificata territorialmente.
"E’ chiaro – spiega un investigatore – che per organizzare una piazza di spaccio così come accade a San Basilio è necessario l’intervento di pregiudicati di spessore che riescono ad imporre le loro regole e riescono a fare rispettare i loro ordini. Ed è necessario anche creare un clima di omertà proprio quella che si respira in certe strade di San Basilio".
http://www.articolotre.com/2014/05/spaccio-a-san-basilio-il-quartiere-e-ormai-gestito-seguendo-regole-mafiose/
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