mercoledì 2 ottobre 2013

Al via censimento in Bosnia, il primo dopo la guerra

Polemiche su questioni appartenenza etnica e religiosa



SARAJEVO - Al lavoro 18.879 censori che stanno bussando alle porte dei bosniaci per il primo censimento della popolazione dopo quello tenuto nel 1991, prima della guerra 1992-95. I primi risultati saranno noti nel prossimo gennaio, mentre quelli completi saranno disponibili dopo l'elaborazione dei dati raccolti che richiederà oltre un anno. Oggetto di discussioni e controversie sono state e continuano ad essere le rubriche del questionario sull'appartenenza etnica, religiosa e linguistica, volute dai nazionalisti serbi ma contestate dai bosgnacchi, i bosniaci musulmani, per timore che il censimento si traduca in una legalizzazione dei risultati della pulizia etnica perpetrata durante la guerra 1992-95.
Leader politici e capi religiosi si sono appellati ai bosniaci perché si dichiarino rispettivamente "serbi ortodossi di lingua serba", "croati cattolici di lingua croata" e "bosgnacchi musulmani di lingua bosniaca".
Ventidue anni fa la Bosnia aveva 4,38 milioni di abitanti e il gruppo etnico più numeroso erano i bosniaci musulmani che rappresentavano il 43,5 per cento, mentre il 31,2 per cento erano serbi e il 17,4 croati.
Secondo le previsioni, il nuovo censimento confermerà le stime secondo cui la Bosnia oggi ha 3,8 milioni di abitanti e che la struttura etnica della popolazione non è più 'a pelle di leopardo' come nell'anteguerra. (ANSA)

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