Il deputato renziano: Bisogna convocare la direzione del partito
Diario del Web Politica (TMN)
ROMA - "Realisticamente, ciò su cui il Pd dovrebbe puntare è un'intesa di scopo. Un governo di scopo nascerebbe assumendosi davanti al Parlamento l'impegno di varare poche riforme - quattro o cinque - in tempi certi. Se questo avvenisse, e le riforme fossero costruite con il contributo dei saggi indicati dal presidente Napolitano, sarebbe ovviamente più facile trovare intese parlamentari che le sostengano". Lo afferma Matteo Richetti, deputato renziano del Pd, in un'intervista a Repubblica in cui invita il partito a "cambiare rotta" e a smetterla di inseguire i grillini."Non si può parlare di larghe intese e di governissimo se c'è la condivisione di un'agenda parlamentare che ha un tempo limitato e una forte valenza istituzionale. Qui stiamo parlando di condivisione delle regole, non di un accordo politico", precisa Richetti, che sul rinnovo dell'apertura a Grillo da parte di Bersani osserva: "C'è un limite a tendere la mano a chi un giorno, e l'altro pure, definisce noi democratici i puttanieri della politica". Per Richetti "spetta a Bersani decidere se rimanere in gioco. Però ha sempre detto: prima l'Italia e poi gli interessi di parte, e quindi deve prevedere anche ipotesi diverse. Continuando così, non si dà un senso a questa legislatura". Il deputato renziano sottolinea quindi l'esigenza di convocare la Direzione del partito, "la cui composizione risale al 2009 e quindi è preistoria politica rispetto a quanto è accaduto negli ultimi mesi. Bisogna perciò coinvolgere in pieno i gruppi parlamentari. Se vogliamo inaugurare un protagonismo parlamentare - conclude - questa è l'occasione buona".
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