mercoledì 27 marzo 2013

Messico, ucciso boss del cartello Los Zetas. Rubato il corpo


o Los Zetas. Rubato il corpo

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Messico, ucciso boss del cartello Los Zetas. Rubato il corpo
Città del Messico (Messico), 9 ott. (LaPresse/AP) - Il leader del cartello della droga messicano Los Zetas, Heriberto Lazcano, è stato ucciso in uno scontro a fuoco con gli agenti della marina del Messico nello Stato settentrionale di Coahuila, vicino al confine con gli Stati Uniti. Lo fa sapere la stessa marina, confermando l'identità del boss, noto anche come 'El Lazca', grazie all'analisi delle impronte digitali. Poco dopo la conferma, però, è giunta notizia della scomparsa del corpo, sottratto da un gruppo di uomini armati che ha fatto irruzione nella compagnia di pompe funebri dove giaceva. Il cartello Los Zetas è responsabile di alcuni dei massacri più efferati avvenuti nel Paese e ha contribuito a evasioni di massa dalle carceri, oltre che a condurre numerosi attacchi contro le autorità.

DINAMICA DELLA SPARATORIA. La sparatoria è avvenuta domenica nell'area rurale di Progreso, circa 120 chilometri a ovest del confine con il Texas, vicino a Laredo. Le forze dell'ordine spiegano di aver ricevuto una segnalazione di uomini armati nell'area e di aver perciò mandato una pattuglia. Lì uomini armati hanno lanciato granate contro gli agenti da un'auto in movimento, ferendone uno; ne è seguita una sparatoria e due degli uomini armati sono stati uccisi. Uno era proprio il boss. Nell'auto dei narcos sono stati trovati un lanciagranate, 12 granate, Rpg e due fucili.
CHI ERA EL LAZCA. Lazcano è noto anche come 'El Verdugo' (il carnefice ndr.) per la sua brutalità. È sospettato di essere responsabile di centinaia di omicidi, compreso quello Francisco Ortiz Franco, nel giugno del 2004. Ortiz Franco era direttore di un settimanale di Tijuana che riferiva spesso notizie relative al traffico di droga ed è stato ucciso davanti ai suoi due figli mentre usciva da una clinica. Su 'El Lazca' gli Stati Uniti avevano posto una taglia di 5 milioni di dollari e il Messico aveva offerto 2,3 milioni di dollari a chiunque desse informazioni utili per contribuire al suo arresto.

LA LEADERSHIP DI LOS ZETAS. Il cartello Los Zetas ha raggiunto notorietà per la sua violenza, diventando il primo a esporre pubblicamente i corpi decapitati dei rivali uccisi. Famoso è il caso di due poliziotti uccisi ad aprile del 2006 ad Acapulco, le cui teste furono ritrovate trafitte davanti a un edificio del governo con un messaggio siglato 'Z' nel quale si leggeva: 'Così imparate a rispettare'.
I NUOVI BOSS. Nonostante la morte di Lazcano, il gruppo non resterà senza guida. Alle sue spalle c'è infatti lo spietato capo Miguel Angel Trevino Morales, che ha la reputazione di essere ancora più violento di 'El Lazca'. Trevino Morales, noto anche come 'Z 40', ha assunto un ruolo di leadership e secondo alcuni avrebbe preso il posto di Lazcano come capo operativo. Sotto la leadership di 'El Lazca', Los Zetas hanno reclutato più killer professionisti, molti dei quali ex soldati messicani, e hanno assunto i cosiddetti 'kaibiles', soldati del Guatemala specializzati in azioni antirivolta, capaci di trasformare piccoli gruppi di assassini in gang spietate. Lazcano, spiegano i procuratori, "ha rafforzato l'organizzazione, creando una nuova struttura di cellule regionali specializzate in crimini specifici".

RAPPORTO CON IL CARTELLO DEL GOLFO. Fino al 2010 i Los Zetas costituivano il braccio armato del cartello del Golfo, che li aveva incaricati di proteggere i suoi carichi. Dopo la rottura fra i due gruppi, i narcos dei Los Zetas hanno cominciato a combattere una dura battaglia per il controllo degli affari nel Messico nordorientale, base tradizionale del cartello del Golfo, con un aumento considerevole degli omicidi legati al traffico di droga.
 
Pubblicato il 9 ottobre 2012

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