negli ultimi giorni, aggiornare queste pagine, rispondere alle mail
dei lettori, ai commenti, postare arguti calambour su twitter, sbirciare
le foto delle amichette carine di mc su facebook e trasferire alla
cayman i milioni di euro che mi pervengono dai contributi volontari dei
lettori di mentecritica sta diventando sempre più faticoso.
è questione di rottura di palle, così pronunciata che non mi viene nemmeno voglia di premere shift per fare le maiuscole.
credo di aver detto più o meno tutto quello che avevo da dire. ho pure
dato sfogo alle mie velleità letterarie, ma sono un genio incompreso che
l’ambiente dei vari saviani, voli, baricchi e perfino lo spettro di
Sciascia tende a tenere da parte per evitare che le loro flebili fiamme
siano abbagliate dai lampi dardeggianti della mia. insomma, più o meno
sono nel pieno di quella crisi di idee che, statisticamente, precede il
capolinea.
la prossima volta che mi fermerò, perché è già successo per un periodo
abbastanza lungo, non dovrò nemmeno dare conto a nessuno. quindi, se
succederà, vi saluto adesso che i saluti sui binari o all’aeroporto mi
commuovono. state salutati.
per ora parlo poco, mi piacerebbe fare, ma non sono ancora pronto a
quella che è l’unica via possibile. un po’ perché non ho più i riflessi
di una volta, un po’ perché a piccirella ogni sera mi dice che sono bello e io sono sufficientemente rincretinito da crederci ancora.
magari tra qualche anno lo dirà a un suo compagno di classe e io avrò
sciolto l’ultimo voto che mi trattiene. anche nel suo caso, nessun
saluto sui binari, che mi commuovo. riprenderò a suonare, credo, perché
tutto sommato un musicista come me rimane attaccato allo strumento e
finisce, in vecchiaia, a ritornare a quello che ha sempre saputo fare
meglio. sarò un musicista che si è concesso una lunga vacanza da family
man, anzi, da family guy, ma questa non è per tutti.
il segno più evidente del disorientamento è che avevo iniziato per
scrivere tutto un altro cacchio e sono deragliato su questo binario.
Stavo guardando il video
di cristina botta ricercatrice del cern di ginevra. è carina la botta e
io sono uno di quei pervertiti a cui piace fare pensieri lubrici su
donne intelligenti più che sulle maggiorate. per fortuna direi, visto
che sono un mostro assoluto e non tutte le maggiorate hanno energie
intellettuali sufficienti per il balzo nell’iperspazio necessario per
ignorare questa cosa. peccato che dopo i primi secondi mi sono
spoetizzato. la botta dice che un’europa senza la grecia sarebbe assurda
perché Sottrarre la Grecia all’Europa sarebbe un paradosso Anche il
seme del pensiero scientifico è nato dell’antica Grecia, quando l’uomo
ha iniziato a chiedersi il perché dei fenomeni naturali che lo
circondavano, introducendo per la prima volta un atteggiamento di logica
e razionalismo» e poi «Da Aristotele a Democrito, in Grecia il seme del
pensiero scientifico».
insomma, qui nessuno ha capito un cazzo. nemmeno la botta che,
improvvisamente, non inviterei più a cena. come se contasse qualcosa il
fatto che la grecia è stata, l’italia è stata, ecc. se è per questo
neanche l’iran è stato, ma questo non lo mette al riparo dai missili,
come anche tante donne bellissime sono state. le nazioni, i popoli, i
corpi, invecchiano, mutano e crepano. magari la grecia è stata, ora non è
un cazzo, come l’italia.
ecco, se il livello intellettuale è questo (per non parlare di quello
che si legge in rete, sui giornali o in politica) il vecchio dfc sente
il bisogno di riposarsi un po’ e di tornare alle cose semplici di una
volta: tu romepre cazzo, io uccidere, tu pistola più grossa, io, se
posso, scappare, se no crepare, tu avere quello che mi interessa, io
infilarti compressina calibro 9 nella nuca per convincerti a mollare.
insomma questo è quanto. vediamo quanto dura ancora, saluti.
p.s.
oggi qui è una bella giornata, fredda, ma bella. bella davvero.
Avrei voluto essere Rocco Siffredi.
Mi consolo scrivendo cazzate.
http://www.tzetze.it/2013/03/21-anni-e-arrendersi.html
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