Lo hanno contestato a seno nudo mentre votava davanti al seggio
allestito nella scuola Dante Alighieri in via Scrosati a Milano. Tre
attiviste del gruppo Femen, come da tradizione del gruppo, si sono
spogliate, nonostante il freddo, e a petto nudo con le scritte «Basta
Silvio» disegnate sul corpo con un pennarello rosso, si sono messe
davanti al seggio di Silvio Berlusconi. Le tre donne sono state
allontanate dagli uomini della Digos che le hanno bloccate con forza per
terra all'esterno della scuola e poi le ha arrestate. Le attiviste
hanno opposto resistenza e sono state portate in questura.
Le tre contestatrici sono straniere. Si tratta delle ucraine Inna
Shevchenko, Oksana Shachko e della francese Elvire Dupont. Il movimento
delle Femen ha «rivendicato» la contestazione su Facebook. Le tre
attiviste sono state accusate di atti contrari alla pubblica decenza e
resistenza a pubblico ufficiale.
«Sono esagerazioni». Silvio Berlusconi ha liquidato con poche parole la
contestazione. «Chi ragiona con l’intelligenza e con il cervello non può
che votare in una direzione e si comporta conseguentemente», ha detto
il leader del Pdl. «Poi ci sono tutte le situazioni fuori dalla ragione
che esistono e non possiamo farci niente».
CONTESTATA ANCHE LA FIDANZATA DI SILVIO -
Anche Francesca Pascale, fidanzata di Berlusconi, è stata contestata a
Napoli nel seggio allestito all'interno della scuola Lala in via
Cariteo, nel quartiere Fuorigrotta. La Pascale, con il suo cagnolino in
borsa, era in compagnia del padre e della sorella quando un passante
l'ha apostrofata con un «vergogna». Pascale ha risposto urlando: «Sono i
comunisti la vergogna d'Italia».
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