ROMA - A distanza di pochi mesi dal caso del turista americano che aveva pagato 980 euro per due birre, un turista proveniente da Hong Kong, ha pagato, in un pub nei pressi di via Veneto, 990 euro per una birra. Il caso è stato segnalato ad aprile di quest'anno all'avvocato Sergio Scicchitano, delegato del sindaco di Roma alla Tutela dei Consumatori. La denuncia del turista di Hong Kong è arrivata pochi giorni fa. Il turista ha raccontato che a trascinarlo nel locale sarebbe stato un altro turista di nazionalità brasiliana, conosciuto durante una passeggiata a piazza Barberini. Una volta nel pub, il turista ha capito che qualcosa non andava, ha comunque bevuto una birra e ha scambiato quattro chiacchiere con due "signorine" del locale. Il turista ha consumato la sua birra, mentre le due donne chiedevano un flûte di champagne ciascuna, consumazione che il cliente - fin dall'inizio - ha detto di non essersi reso disponibile a pagare per loro. Il conto - sempre secondo la denuncia - era inizialmente di 990 euro, poi il cliente era sicuro di essere riuscito ad ottenere uno "sconto" di 490 euro e così ha accettato di pagare, con la sua carta di credito, 500 euro, ma ha poi scoperto che, a sua insaputa, gli erano stati addebitati 990 euro a favore di un altro esercizio commerciale, un ristorante della zona. L'ufficio per la Tutela dei Consumatori del comune di Roma ha avviato una pratica interessando le competenti autorità per gli accertamenti del caso. "I conti così salati sono fortunatamente casi isolati - ha commentato l avvocato Sergio Scicchitano - Ma è un fenomeno a cui bisogna prestare molta attenzione perché il problema di fare rispettare le regole è un'opportunità di sviluppo per la capitale". Nell'ultimo anno i casi di turisti trattati dall'Ufficio per la Tutela dei Consumatori sono stati in totale 92. "La parola chiave - continua il delegato del sindaco - è informazione: per i cittadini e per i turisti conoscere i propri diritti e i doveri che hanno gli altri è il primo passo per ottenere la piena soddisfazione". (ANSA) |
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