ROMA - Presto anche in Italia una nuova pillola per la cura dell'osteoporosi che, rispetto alle altre, ha un vantaggio in piu': va presa una sola volta al mese. Il farmaco, secondo gli esperti, e' ben tollerato e riduce del 62% il rischio di nuove fratture vertebrali. Inoltre, dato che va assunta sola dodici volte l'anno, permette alle pazienti di aderire piu' facilmente alla terapia. In Italia sono circa 4 milioni le donne che soffrono di osteoporosi, mentre ogni anno si verificano circa 80 mila nuove fratture di femore. Il quadro e' emerso oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa. Il nuovo farmaco, a base di ibandronato, appartiene alla classe dei bisfosfonati (i farmaci piu' utilizzati in caso di osteoporosi) ed e' presente in Italia gia' da un mese, anche se solo oggi - si e' detto nel corso della conferenza - e' stata finalmente accertata la sua piena diffusione sul mercato. Il suo costo, qualora non sia rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale, e' di circa 44 euro a compressa, ''paragonabile a quello di una pillola che va presa giornalmente'', spiegano gli esperti. In un'indagine condotta su un campione di piu' di 1600 donne di tutta Italia, di eta' superiore ai 50 anni, e' emerso che ben 9 persone su 10 sanno cos'e' l'osteoporosi. ''Il livello di conoscenza della malattia e' molto alto - spiega Renato Mannheimer, che ha condotto la ricerca - visto che in una diversa indagine solo 8 persone su 10 sapevano il nome del Presidente della Repubblica''. I mezzi con cui le donne si sono informate a riguardo sono solo per il 52% quelli del medico, mentre per il restante 48% l'informazione arriva dai media (come le riviste femminili, 33%) e il passaparola tra amiche (15%). Eppure, anche se si conosce la malattia e anche se l'88% delle intervistate sanno che l'osteoporosi puo' provocare danni seri, solo il 36% delle donne si sottopone regolarmente a controlli, e solo il 22% pensa che le terapie attualmente disponibili siano efficaci. Sempre secondo l'indagine, le donne vogliono da un farmaco soprattutto sicurezza (43%) e comodita' (27%), mentre lasciano all'ultimo posto l'efficacia (15%). Questo, hanno spiegato oggi gli esperti, e' dovuto anche al fatto che a soffrire di osteoporosi sono soprattutto le donne non piu' giovani, che prendono anche altri farmaci e per cui, quindi, e' importante minimizzare gli effetti collaterali e ricordarsi di prendere la pillola. Da qui il vantaggio di un farmaco che va assunto solo una volta al mese per una patologia cronica come l'osteoporosi. (ANSA) |
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