BERLINO - Politici, uomini d'affari, capitani d'industria, giornalisti, opinionisti, esperti di comunicazione ma, soprattutto, vip, ovvero personaggi noti al grande pubblico e capaci di catalizzarne attenzione e fiducia. E' l'identikit dei 100 pionieri che la Bmw sta selezionando in giro per il mondo per metterli alla guida della prima vettura a idrogeno per utilizzo quotidiano che abbia completato con successo il processo di sviluppo in serie. Alla Bmw Hydrogen 7 i 100 testimonial prescelti, che avranno a disposizione l'auto gratuitamente fino a sei mesi, dovranno dare il massimo della visibilità (secondo criteri definiti in base ad un vero e proprio contratto di comunicazione), con l' obiettivo di creare ed incentivare la domanda individuale. Prima infatti che il comune cittadino possa accedere a queste vetture ad emissione zero "ci vorrà tempo ma questo ha precisato a Berlino il vice presidente del progetto Bmw Clean Energy Frank Ochmann in occasione della prima prova dell'auto tedesca alla stampa internazionale - dipende anche dalla volontà dei politici di volersi impegnare nella realizzazione di una rete strutturale di rifornimento di idrogeno". Intanto, proprio a causa della limitata possibilità di fare rifornimento, la Bmw Hydrogen 7 avrà un motore 12 cilindri a 191 kW/260 CV a doppia alimentazione idrogeno e benzina, ma a parità di prestazioni dinamiche, con un' autonomia di guida di 700 chilometri di cui oltre 200 in modalità a idrogeno. Parlando di costi, l'energia prodotta da un litro di benzina è pari a 2,5 euro di idrogeno, ovvero, l'idrogeno costa 8 euro al chilo. Quindi poiché un pieno di idrogeno, che corrisponde ad una percorrenza di 200 Km, è di circa 8,7 chili, se ne desume che un pieno di idrogeno sulla Bmw Hydrogen 7 costerà intorno ai 69 euro. Un pieno totale benzina e idrogeno costerà invece intorno ai 120 euro. Nel dettaglio, il progetto illustrato dalla Bmw prevede l'avvio della produzione a dicembre, e per tutto il 2007, di 100 esemplari di Bmw Hydrogen 7 presso lo stabilimento tedesco di Dingolfing sulla stessa linea della Serie 7. Il motore invece verrà fabbricato dall' impianto di produzione Bmw di Monaco di Baviera. La distribuzione delle prime 100 vetture ai testimonial prescelti, che tra l'altro come forma di incentivazione non pagheranno il rifornimento a idrogeno ma pagheranno quello a benzina , "non intende essere un vero e proprio lancio ma - ha precisato il responsabile marketing del progetto Bmw Clean Energy Tim Kehler - evidenziare la concreta volontà della Bmw di puntare sulla vendita di questa vettura che rappresenta una pietra miliare lungo il cammino verso la mobilità sostenibile". La distribuzione tra i vari mercati delle prime vetture Bmw Hydrogen 7 inizierà nella primavera del 2007 e, inizialmente,privilegerà l'Europa e gli Stati Uniti, dove saranno equamente distribuite. Nella seconda metà dell'anno, invece la vettura ad idrogeno arriverà in Giappone. Nel Vecchio Continente il mercato prioritario sarà, ovviamente, la Germania dove, al momento è previsto l'arrivo di 5 vetture, un'altra dovrebbe essere consegnata a Bruxelles ed un' altra a Londra. Anche "l' Italia - ha precisato Kehler - è tra i mercati ritenuti più importanti per la visibilità della nuova Bmw Hydrogen 7". Al momento è prevista la distribuzione di una vettura a Milano, dove è imminente l'apertura di una stazione di rifornimento ad idrogeno omologata alla nuova auto ma, se la domanda dovesse risultare alta, allora ne potrebbero arrivare altre e Roma è la prima candidata. Il problema però è la creazione di una rete di rifornimento. Al momento le stazioni stabili di idrogeno sono 3 in Europa e 2 negli Stati Uniti, ovviamente in California. Per quella in Asia, invece, si deciderà il prossimo anno. Ci sono però delle stazioni mobili che verranno dislocate in vari luoghi in concomitanza di eventi mediatici che prevedono l'utilizzo di vetture ad idrogeno. E' evidente che il maggiore problema della diffusione dell'alimentazione ad idrogeno è la mancanza di una rete globale di stazioni di rifornimento. La Linde, uno dei maggiori produttori di idrogeno, con cui la Bmw ha un contratto di rifornimento, ha stimato che per creare un'adeguata rete infrastrutturale ci vorrebbero almeno 3 miliardi di euro di investimento. Un impulso ed un coinvolgimento importante in questa direzione dovrebbe arrivare dal mondo politico e istituzionale ed è per questo che il membro del board di Bmw Klaus Draeger nel corso della presentazione a Berlino ha lanciato un appello rivolto "alla politica internazionale per creare un quadro normativo mondiale che riguardi sia le immatricolazioni, sia l'uso delle infrastrutture, ma anche le leggi antinquinamento che favoriscono e stimolano il passaggio all' idrogeno". (ANSA) |
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