Non è tra i promossi, studente si uccide ma il nome era saltato dall'elenco per errore
Assurda tragedia in un istituto professionale di Losanna. Il ragazzo
aveva un ottimo curriculum scolastico e quando si è ritrovato bocciato
si è suicidato non lontano dalla scuola. Il dirigente: "Uno svaglio
imperdonabile di un impiegato nell'inserimento dei dati"
di FRANCO ZANTONELLI
Venerdì scorso, quando aveva acceso il computer per cercare in rete i
risultati della maturità, non aveva trovato il suo nome tra i cinquemila
promossi. Da quel verdetto del tutto inatteso il ragazzo ha ricevuto un
colpo dal quale non si è ripreso e, senza attendere i tempi di una
verifica, si è ucciso. Una morte resa assurda dal fatto che l'esclusione
del suo nome dall'elenco dei promossi era stata causata da un errore
informatico.
Alain (il nome è di fantasia), appena ventenne, era
considerato dai docenti un "ottimo studente" e dall'alto del suo
curriculum scolastico era certo di aver terminato con successo la Scuola
commerciale professionale di Losanna. Invece, per un "imperdonabile
errore informatico", come ha ammesso Séverin Brez, responsabile
dell'insegnamento post obbligatorio del Canton Vaud, per un banale
copia-incolla dimenticato da un dipendente amministrativo dell'istituto,
il povero Alain è finito tra i bocciati: il suo mondo gli è crollato
addosso e, ieri, poco distante dalla scuola si è tolto la vita.
Già venerdì, in preda all'ansia, aveva tempestato di telefonate i propri
docenti, alla ricerca di un perché per quella bocciatura. Tutti avevano
cercato di rassicurarlo, invitandolo ad attendere qualche giorno in
quanto, sicuramente, era rimasto vittima di un errore e il suo nome
sarebbe stato reinserito nella lista dei promossi. Cosa che, in fatale
ritardo, si è verificata nel corso della giornata di ieri, quando sui
quadri nell'atrio dell'istituto il suo nome è ricomparso tra i promossi.
Alain,
tuttavia, descritto come molto puntiglioso, orgoglioso dei suoi
risultati scolastici, non è più voluto entrare in quella scuola da cui
riteneva di aver subìto una gravissima umiliazione. "È una tragedia,
vissuta molto male anche dall'impiegato responsabile dell'errore
informatico", ha commentato Séverin Brez, anticipando che, sulla
vicenda, verrà aperta un'inchiesta. "Anche se in tanti anni di lavoro è
la prima volta che mi devo confrontare con un caso tanto grave, è certo -
ha aggiunto il dirigente scolastico elvetico - che cambieremo le
modalità di informazione dei risultati informatici, per evitare altri
gesti di disperazione".
Intanto, nella hall della scuola un cero
è stato acceso su un tappeto di petali di rose. "Gli allievi sono molto
scossi e li stiamo assistendo psicologicamente", ha dichiarato la
direttrice dell'istituto, Geneviève Nanchen
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