mercoledì 27 giugno 2012

Università Privata nella BAT: i Comuni revochino i fondi!



Possiamo pensare che tutti i Sindaci dei comuni facenti parte del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino, tutti i rappresentanti di Associazioni di Categoria, dei Sindacati e di altri Organi che hanno la fortuna ed il privilegio di fare parte del Patto e che tutti i consiglieri provinciali, comunali, assessori, revisori, controllori e componenti dei vari staff abbiamo potuto essere distratti e “assenti” ma che nessuno, proprio nessuno abbia compreso la destinazione dei 700 mila euro a sostegno di un’iniziativa privata ci pare veramente troppo. Eppure il chiarimento è arrivato. Sugli Organi di Informazione, oggi, viene chiarito che: “la nuova sede funzionerà solo come sede di tutoraggio”, almeno per ora, il che è cosa ben diversa dal parlare di “una nuova Università della Bat”, almeno fino a quando non dovesse essere riconosciuta come tale. Eppure in molti hanno avuto l’impressione e non solo l’impressione che fosse cosa diversa, visto che le esternazioni felici ed entusiastiche di politici e giornalisti hanno espressamente parlato di “Polo universitario della Bat” o addirittura della nascita dell’”Università della Bat”, così come anche la massiccia campagna di comunicazione è stata improntata alla nascita dell’Istituzione in questo territorio. Allora la domanda sorge spontanea: perché tanto entusiasmo per (quasi) nulla? Perché questi “autorevoli rappresentanti” della politica locale, sindaci e anche “autorevoli” novelli politicanti hanno continuato a confondere la gente? Sicuramente bisogna far passare l’idea dell’”utilità” dei ben 700 mila euro dei cittadini stanziati a favore dell’iniziativa privata così come era necessario evitare che sorgesse qualsiasi dubbio circa l’opportunità di tale stanziamento in un momento in cui una certa classe politica e dirigente sarebbe in grado anche di tagliare ai cittadini i cordoni ombelicali, se solo li avessero ancora appesi. Se è vero, quindi, che di nessuna Università si tratterebbe, almeno per il momento, possibile che nessuno abbia capito niente? O forse esiste un leggero filo rosso-azzurro che unisce tutti amorevolmente in un’impresa che tende a coinvolgere (quasi) tutti, a cominciare proprio da un certo partnerariato silente non si sa se per disinformazione o per complicità? Anche quel silenzio prolungato dei tanti esponenti politici ed amministratori delle città “coinvolte” nell’operazione è a dir poco sospetto perché quando si rimane muti di fronte ad una questione ormai di carattere nazionale che riguarda l’intero territorio e che prevede l’utilizzo di denaro pubblico significa o che si è menefreghisti, e questo atteggiamento non si addice ad un politico o amministratore pubblico, o peggio complici, e questo oltre ad essere disonorevole è anche indegno. Allora perchè continuare a tacere? Perché chi è contrario a questa scelta non esprime liberamente il proprio pensiero e non assume le naturali conseguenti decisioni? Qual è il timore o la paura che spinge al silenzio? Da parte nostra riteniamo, invece, che una forte iniziativa vada intrapresa e che come primo atto si addivenga alla decisione da parte dei Sindaci dei comuni che hanno deciso l’esborso finanziario pubblico a favore dell’iniziativa privata senza ascoltare le popolazioni, di agire in autotutela revocando il finanziamento promesso onde anche evitare che l’avvio di contenziosi di altra natura possa portare a conseguenze più rilevanti e più importanti di quanto accaduto sinora soltanto o almeno prevalentemente a livello mediatico. Rispetto alla volontà dei cittadini, degli studenti e delle associazioni nessuno può arrogarsi il diritto di assumere decisioni di questo tipo e i signori “Cultori e Sostenitori del Privato” lo sanno tutti molto bene.
Ci hanno detto di pensarla così anche:
Claudio, Germana, Erika, Matteo, Giuseppe, Renato, Ciro, Francesco, Riccardo, Bianca, Simone, Dario, Antonio, Ilaria, Giorgio, Luigi, Michele, Antonella, Gaetano, Annalisa, Cinzia, Vincenza, Savio, Ludovica, Pietro, Vincenzo, Maddalena, Elena, Angelisa, Miriana, Giammarco, Elia, Leonardo, Emma, Christian, Agostino, Emanuele, Domenico, Angela, Felice, Gabriele, Giacinto, Anna, Angelica, Rosalba, Rosa, Elisabetta, Rosanna, Luana, Eliana, Ulderico, Adelaide, Sandro, Omar, Sebastian, Sabi, Tiziana, Giorgia, Laura, Rossella, Graziella, Mariangela, Altomare, Titti, Stella, Chiara, Dino, Oscar, Filippo, Teresa, Pinuccio, Rosita, Adriana, Mosè, Ruggiero, Santa, Evaristo, Pasquale, Pietro, Gaetano, Sebastiano, Francesca, Riccardo, Renato, Michele, Rosalinda, Carmela, Irene, Mariapaola, Rita, Florinda, Marianna, Lucia, Rossella, Fabio, Benedetto, Nicola, Flavio.
Andria, 25 giugno 2012
Associazione “Io Ci Sono!”
ANDRIA
E’ stato anche detto:
- “E’ nata l’Università della sesta Provincia pugliese”
- “Tutto pronto per questa università della neonata Provincia di Barletta Andria Trani”
- “Istituzione del polo universitario nella Provincia BAT”
- “Apre la sede decentrata nel territorio della sesta provincia pugliese, la BAT Barletta Andria Trani”
- “Abbiamo colto l’ occasione perché c’è stato un bando da parte della Provincia BAT del patto di richiedere l’ insediamento qui in BAT di una sede universitaria e quindi noi abbiamo partecipato”
- “E’ sicuramente un risultato importante perché va a costituire il primo polo universitario di questo territorio che stava faticosamente tentando una strada”
- “Giurisprudenza a Trani è proprio un connubio imprescindibile perché, ricordiamo, che Trani è stata sede di Corte d’ Appello sin dal ’500, quindi non farete altro che valorizzare le risorse del territorio”
- “A Trani il Polo Universitario, dai primi mesi del prossimo anno i primi corsi”
“In questa struttura di 4 mila metri quadrati alle porte di Trani su via Andria nei pressi dello svincolo della Statale 16 bis sarà ospitato il Polo universitario della sesta provincia pugliese”
- “Università a Trani, firmata la convenzione in Provincia”
- “Il polo universitario della Provincia di Barletta Andria Trani, pronto per l’avvio del primo anno accademico”
- “Presentato questa mattina nella sede della Provincia della Barletta, Andria e Trani il polo universitario che sorgerà proprio nella sesta provincia pugliese”
- “In mattinata sottoscritto anche un protocollo d’intesa con il Politecnico di Bari”
- “Da settembre per l’anno accademico 2012-2013, sarà operativa la sede tranese dell’ Università dove si studia economia e giurisprudenza”
- “È una grande opportunità per i ragazzi e gli studenti di questo territorio in quanto noi adesso ci attiveremo con la nostra sede di tutoraggio a incontrare le parti sociali in modo tale da poter adeguare al meglio la nostra offerta formativa per quelle che sono le esigenze reali del mondo del lavoro di questo territorio”
- “Dare un’opportunità ai ragazzi di essere più vicine a quelle che sono le esigenze delle imprese, del mondo dell’ economia della BAT e dei Comuni che fanno parte del patto territoriale della BAT”
- “Un polo universitario in provincia, non solo sposta l’ Università in loco, evitando spostamenti obbligati verso Bari, ma coinvolge anche le imprese per le attività di formazione”
- “Pronto il bando per le iscrizioni all’Università della Sesta Provincia”
- “La sede decentrata nella Sesta Provincia pugliese è pronta ad operare a pieno regime, nei prossimi giorni la pubblicazione del bando per le iscrizioni agevolate degli studenti”
- “Pronta per cominciare a pieno regime la sua mission, l’università che dopo l’ inaugurazione ufficiale della sua sede nella Sesta Provincia pugliese, si prepara a entrare a pieno regime già dal prossimo anno accademico”
- “La BAT sta per avere la sua università”
- “Anche la Bat sta per avere la sua Università”

Associazione di Volontariato “Io Ci Sono!”

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